gavetta Erino batterie Punta ChiappaSan Rocco di Camogli (Genova) – Una “strana” gavetta militare, risalente alla Seconda Guerra Mondiale ritrovata nei pressi delle Batterie sopra Punta Chiappa. Nasce così la ricerca del proprietario o dei suoi parenti attivata dall’autore della scoperta Claudio Mortola. Il primo indizio è rappresentato da una iscrizione presente sulla gavetta “la 202^ Batteria Chiappa” che probabilmente indica l’appartenenza alla squadra militare e la posizione che corrisponde con il ritrovamento.
Più difficile risalire al nome del proprietario che, peraltro, ha inciso sul metallo una “dedica” rivolta ad una amata che risponde al nome di Sandra.
L’autore – e presunto proprietario della gavetta – si firma Erino che certamente non è un nome diffusissimo e probabilmente, frugando nelle carte dell’epoca e negli archivi militari, potrebbe far spuntare elementi utili a trovare il proprietario o i suoi familiari.
Ma c’è anche chi avanza una teoria molto affascinante sebbene supportata da pochissimi e contrastanti elementi.
Qualcuno sostiene infatti che la gavetta potrebbe appartenere a Erino Casati, il partigiano conosciuto con il nome di battaglia di “Topo”.
L’unico elemento (conosciuto dalla Redazione) che unisce Erino Casati alla Liguria, però, è la partecipazione a Chiavari al funerale dell’amico partigiano Arturo Arosio, fucilato a Sestri Levante e sepolto per un certo periodo a Chiavari, prima che la salma tornasse a Lissone, di cui era originario anche Erino Casati.
Come abbia fatto Casati a perdere la gavetta sul monte di Portofino è il punto da chiarire.
Un altro punto controverso riguarda l’identità della Sandra amata dall’Erino della gavetta.
Esiste una partigiana “Sandra” citata in uno scritto pubblicato online a riguardo della vita di Erino Casati, si tratta di Onorina Brambilla Pesce, conosciuta con il nome di battaglia “Sandra” e che fu deportata politica nel lager di Bolzano. Nel suo libro “Pane bianco” scrive parole in ricorso di Casati ma attribuire l’identificazione appare più un gioco di suggestioni che un vero “caso risolto”.

Qui il testo http://anpi-lissone.over-blog.com/article-erino-casati-partigiano-con-nome-di-battaglia-topo-100223963.html

(nella foto la gavetta trovata alle Batterie di Punta Chiappa da Claudio Mortola)