nave porta cassoni diga foranea GenovaGenova – Una grossa nave dalle forme particolari appare al largo del quartiere di Pra’ e subito scattano le polemiche e i timori che si tratti della nave che verrà utilizzata per trasportare i “cassoni” per la costruzione della nuova diga foranea.
E’ bastato l’avvistamento della nave, dalle forme decisamente particolari per sollevare un polverone social che sta facendo scattare la mobilitazione di chi era convinto che gli accordi presi con il Comune, con i costruttori e soprattutto con il Ministero competente (quello delle Infrastrutture di Matteo Salvini) escludesse categoricamente l’arrivo della nave poiché i cassoni in cemento non dovrebbero essere costruiti a Genova ma a Vado Ligure.
Non è ancora chiaro se la nave “misteriosa” sia effettivamente quella che verrà usata per trasportare i famigerati cassoni ma il suo arrivo, prima davanti a Voltri, poi all’interno del Terminal PSA e poi verso il Sesto modulo, sul lato di Pegli, ha fatto drizzare le antenne di tutto il ponente.
La mobilitazione è scattata subito e i social si sono subito riempiti di roventi polemiche e di dichiarazioni “di guerra”.
Le grandi manifestazioni del Ponente, contrarie all’estensione del Porto verso ponente ma anche alla costruzione dei “cassoni” sul lato di levante, sembravano aver fatto tramontare definitivamente l’opzione ma la comparsa della nave potrebbe aver rimesso in discussione tutto, compresa la “Pace” accordata da comitati e associazioni nei confronti del progetto della nuova diga foranea.
A dar “fuoco alle polveri”  è stato l’ex presidente del Municipio VII Ponente con un post che ha poi scatenato una reazione a catena che sta infiammando il Ponente.

“Oggi nel porto di Pra’ – ha scritto Chiarotti – è arrivata una chiatta che ha tutta l’aria di essere quella utilizzata per fabbricare cassoni. Nei giorni scorsi si è parlato di un ormeggio provvisorio proprio presso Pra’, prima di raggiungere Vado. Monitoreremo che ciò accada, ma naturalmente la preoccupazione resta anche perché il Presidente Barbazza e la sua maggioranza non hanno mai voluto votare un documento che chiedesse la revoca a costruire i cassoni nel porto di Pra’. Tenuto conto che Bucci non ha mai fatto mistero della sua idea di Pra’ quale sito idoneo, non vorremmo mai dover ricordare che “a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca”.