Porto Venere (La Spezia) – Sarà un’indagine a chiarire le circostanze del decesso dell’avvocato iraniano Ramyar Moghadassi, al termine di una cena con amici. Il potente e noto avvocato londinese sarebbe caduto dal muretto sotto le scalinate sotto San Pietro. Un volo di qualche metro che non gli ha lasciato scampo.
A insospettire, però, il fatto che, secondo le prime valutazioni, l’uomo non sembra avere i segni di un tentativo di attutire la caduta come avviene di solito a chi, sentendo il vuoto, porta le braccia in avanti come a difendere il corpo. Segni che possono far pensare ad un malore o che l’avvocato, al momento della caduta, non fosse in sè, svenuto o altro.
Inutili i tentativi di soccorso, le manovre di rianimazione si sono rivelate tutte inutili e il corpo è stato trasferito in obitorio in attesa dell’autopsia che chiarirà ogni dubbio su cause e circostanze della morte.
L’avvocato Ramyar Moghadassi non si trovava a Porto Venere per turismo ma l’aveva scelta da tempo come luogo dove trascorrere il tempo della pensione. La sua attività, a Londra e negli Stati Uniti e le sue origini iraniane non consentono di archiviare subito l’accaduto come “incidente”.
Solo pochi giorni fa l’avvocato aveva festeggiato i suo 60esimo compleanno e per la festa erano arrivati amici e familiari da molti paesi diversi.