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Mare di Liguria, Goletta Verde: il 52% dei campioni è risultato inquinato

ricerca provetteLiguria – Oltre la metà dei prelievi campionati, il 52%, sono risultati oltre i limiti di legge: è l’esito del monitoraggio dei volontari e delle volontarie di Goletta Verde di Legambiente lungo le coste della Liguria. Stanno suscitando le consuete polemiche e discussioni i risultati, diffusi oggi, della campagna di monitoraggio della qualità del mare ligure.
In particolare, 11 punti monitorati hanno fatto riscontrare parametri fuori norma: 9 fortemente inquinati e 2 inquinati.
I prelievi lungo le coste liguri sono stati svolti tra il 21 e il 31 luglio e in totale sono 21 i punti esaminati di cui 10 punti a mare e 11 alle foci di fiumi o canali.
Gli 11 punti oltre i limiti di legge, dopo le analisi microbiologiche affidate a laboratori del territorio, si trovano 8 alle foci di fiumi e 3 a mare.
In provincia di Imperia 4 punti non a norma: 3 fortemente inquinati e 1 inquinato. Nel dettaglio lungo la provincia di Imperia sono stati riscontrati 3 punti fortemente inquinati:
alla foce del Fiume Roja a Ventimiglia; alla foce del torrente Santa Caterina a Santo Stefano al Mare; alla foce del torrente S. Pietro a Diano Marina. Il giudizio di inquinato è stato invece assegnato al punto prelevato
alla foce del torrente Argentina, ad Arma di Taggia. Entro i limiti il prelievo in spiaggia, di fronte al torrente San Romolo a Sanremo.
In provincia di Savona 4 punti fortemente inquinati. Con esattezza si tratta dei punti campionati a: la foce del canale presso il Lungomare Diaz 161 a Ceriale; la foce del torrente Maremola a Pietra Ligure, la foce del fiume Pora a Finale Ligure; la foce del torrente Quiliano a Savona. Entro i limiti la spiaggia presso la foce del fiume Centa, ad Albenga.
In provincia di Genova 2 punti fortemente inquinati. Si tratta dei punti campionati in mare di fronte la foce del torrente Recco nell’omonimo comune, e il punto a mare di fronte il Rio San Siro, a Santa Margherita Ligure. Entro i limiti il punto a mare presso il torrente Nervi a Genova, il punto infondo a Via dei Mille presso la spiaggia del Comune di Bogliasco, e il prelievo presso la foce del torrente Entella, tra Chiavari e Lavagna.
In provincia della Spezia un solo campione fuori dai limiti di legge. Si tratta del prelievo a mare, sotto al Belvedere di Manarola, ricadente nel comune di Riomaggiore giudicato inquinato dal team di Goletta Verde. Entro i limiti gli altri punti in provincia della Spezia: a Lerici a mare all’altezza delle scalette in spiaggia Venere Azzurra; a mare all’altezza del triangolo di Marinella a Sarzana (località Marinella); il punto presso la spiaggia di Fiumaretta nel comune di Ameglia; a Monterosso al Mare
il prelievo presso Piazza Garibaldi (altezza canale) e nel comune di Vernazza alla foce del Rio Corniglia.
“Grazie all’approdo di Goletta Verde di Legambiente ogni anno riusciamo a individuare le criticità che minacciano lo stato di salute delle acque delle coste liguri – dichiara Federico Borromeo, direttore di Legambiente Liguria. Purtroppo, dobbiamo ripeterci, ma continueremo a evidenziare la solita riflessione: le criticità che derivano dalle foci dei fiumi in Liguria sono preoccupanti, gli esiti del monitoraggio ci dicono che ben 8 punti alle foci dei fiumi sono risultati oltre i limiti di legge. In generale abbiamo rilevato un lieve peggioramento rispetto ai dati dell’anno scorso. Occorre subito una programmazione di interventi che elevino l’efficienza degli impianti di depurazione ed eliminino scarichi inquinanti o abusivi di forte danno per il nostro mare”.
“Siamo ormai giunti alla fine del viaggio di Goletta Verde che ha toccato tutte le regioni costiere italiane, nei prossimi giorni sarà illustrato il quadro a livello nazionale con dati alla mano – il commento di Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde. Possiamo dire che in Liguria, così come in altre regioni, le foci dei fiumi restano la problematica maggiore. Purtroppo, è qui che convogliano reflui non depurati e inquinanti. Quindi
la strada da imboccare è quella di efficientare infrastrutture, come impianti di depurazione e reti fognarie, e allo stesso tempo avviare un’opera di verifica degli scarichi provenienti dall’entroterra. Non possiamo permetterci di trattare così il nostro mare,
scrigno di biodiversità e allo stesso tempo asset economico fondamentale per l’economia nazionale”.
Il monitoraggio scientifico
I prelievi di Goletta Verde e Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio.
I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici
(enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.
Legenda
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:
INQUINATO = Enterococchi intestinali > 200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 500 UFC/100ml.
FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml.

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