HomeGenovaCronacaTricapodanno a Genova, Beghin: mancano i contributi della Regione

Tricapodanno a Genova, Beghin: mancano i contributi della Regione

Tricapodanno Genova Capodanno 2022Genova – Il Tricapodanno non ci sarà perchè mancano i contributi economici che nelle passate edizioni erano a carico di Regione Liguria. E’ la replica che arriva dal Comune di Genova alle dichiarazioni che arrivano dall’ente regionale e che parlano di comunicazioni non “chiare”.
I festeggiamenti per il Capodanno 2026 rischiano di saltare e tra Comune e Regione volano gli stracci, in un botta e risposta che cerca di mettere in evidenza le responsabilità “altrui”.
L’assessore comune Beghin, però, non ci sta e oggi replica alle accuse della Regione.
«Le nostre comunicazioni sono chiare e trasparenti e, come già riferito in aula, nella sede istituzionale preposta, la decisione di non organizzare il “Tricapodanno” è dovuta alla mancata previsione di contributi da parte di Regione Liguria con la conseguenza di un budget disponibile evidentemente più basso. Inoltre, invitiamo gli esponenti della giunta regionale a prendere visione della richiesta protocollata (e la risposta ricevuta ieri da Agenzia In Liguria) che aveva già nell’oggetto “Capodanno 2025”, un riferimento esplicito all’evento di cui si faceva richiesta di contributo in base all’Accordo interistituzionale del 2023, che quest’anno evidentemente non ha trovato seguito da parte di Agenzia in Liguria». Lo dichiarano l’assessora al Turismo Tiziana Beghin e il consigliere delegato Lorenzo Garzarelli, in replica alla nota di Regione Liguria in merito al Tricapodanno.
«Ci auguriamo che – evidenziano Beghin e Garzarelli – le note diffuse da Regione Liguria, che scopriamo seguire con attenzione la trattazione degli articoli 54 in sala Rossa, non vogliano essere un processo politico alle intenzioni: la nostra era chiara ovvero poter contare sul supporto di Regione per gli eventi di fine anno, ma quest’anno, differentemente dal passato, ciò non ci è stato garantito, né formalmente né informalmente. Certamente, come abbiamo già evidenziato in aula alla consigliera richiedente, parteciperemo al bando, quando sarà pubblicato da Regione Liguria, per eventi diffusi nei quartieri, ma l’incertezza sui tempi di pubblicazione da parte degli uffici regionali non ci avrebbero consentito un’adeguata programmazione, legittimamente richiesta dagli operatori economici della città. Come abbiamo già detto – concludono l’assessora e il consigliere delegato – ribadiamo che proprio per assenza di certezze da parte di Regione, il Comune di Genova, potendo contare solo sui propri sforzi per l’organizzazione di un grande evento, di richiamo internazionale in occasione del Capodanno, ha bandito un bando di gara europeo. Per il Capodanno diffuso, attendiamo il bando regionale non avendo altre risorse da impegnare».

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