HomeGenovaCronacaCertosa, riprendono gli indennizzi per i disagi dei lavori

Certosa, riprendono gli indennizzi per i disagi dei lavori

cantiere cociv certosaGenova – Ripartono a Certosa gli indennizzi per le famiglie che subiscono i disagi delle lavorazioni nei cantieri. A segnalarlo il Comitato Liberi Cittadini di Certosa che ha ottenuto la ripartenza dei pagamenti attraverso la richiesta del Presidente del Municipio V Valpolcevera, Michele Versace.
A fare i pagamenti dovrebbe essere direttamente COCIV e la partenza dei risarcimentidovrebbe essere il prossimo  novembre quando riprenderanno le comunicazioni di erogazione delle Indennità per i disagi legati al rumore, alle vibrazioni e alle polveri che stanno creando grossi problemi. Risarcimenti he andranno a tutti i condomini e alle famiglie già inserite nella precedente fase di pagamenti.
Il Comitato spiega che “si avvia quindi la seconda annualità, da noi sollecitata, che era bloccata per problemi burocratici fra RFI e COCIV”.
Le persone, i proprietari e i residenti, verranno chiamate direttamente da Cociv seguendo l’ordine di firma del precedente verbale del maggio 2024 e chiama per la nuova sottoscrizione del verbale di accettazione dei risarcimenti.
La quota economica, pare minore rispetto alla precedente e su questo ci sono contestazioni, sarà nuovamente a saldo dei 12 mesi di “disagi” e con avvio a far data dall’ultimo pagamento e comprenderà eventuali arretrati maturati e somme a copertura dei disagi portati durante le lavorazioni notturne.
Per il pagamento sarà necessario andare negli uffici, secondo l’appuntamento, con un documento di identità e con il certificato di residenza, oppure si potrà compilare sul posto una autocertificazione.
Secondo le informazioni i tempi di erogazione (il pagamento vero e proprio) avverrà due mesi dopo la firma e potranno aumentare se la firma del verbale dovesse ricadere nel periodo natalizio.
Per le famiglie in affitto, il riconoscimento sarà semestrale, ovvero ogni sei mesi ed una volta accertato che la famiglia risiede ancora nell’immobile.
Si sta cercando di rendere più semplice la produzione della documentazione e anche su questo il Comitato Liberi Cittadini di Certosa sta lavorando con Cociv e con RFI.
di semestre in semestre, cercando di semplificare il percorso anche per loro, senza cioè dover ripresentare tutta la documentazione.
Nel caso in cui ci fossero persone con problemi di deambulazione o persone in età molto avanzata occorre segnalare il fatto a Cociv che si è impegnata a trovare soluzioni più idonee per la firma.
Il Comitato ha evidenziato ancora i casi di alcuni caseggiati che non erano stati considerati per vari motivazioni come accatastamento come uffici, oppure perché valutati come “non interferiti” e Cociv e RFI si sono impegnate a riesaminare i singoli casi congiuntamente.
Ci sarebbero criticità per attività commerciali e per professionisti che operano nella zona che subisce disagi e se ci saranno novità verranno comunicate.
“Ci teniamo a precisare – spiegano al Comitato Liberi Cittadini di Certosa – che le “cosiddette indennità”, sono state stabilite a livello nazionale da RFI, rispondenti all’Allegato 24, in cui sono stabiliti i loro criteri. Come è risaputo, come Comitato abbiamo percorso tutte le strade possibili affinché questa linea non venisse ricostruita perchè sapevamo i problemi che avrebbe creato alle persone, come peraltro tutte le situazioni tecniche che stanno emergendo e che stanno complicando alla vita del territorio allungando tempi e costi per la collettività”.
Secondo i dati del Comitato, le famiglie interessate sarebbero tremila.
Il comitato invita poi residenti ed interessati a partecipare all’assemblea pubblica che si terrà venerdì 7 novembre, dalle 20,15 alla Casa di Quartiere in via Certosa 13d.

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