Genova – Un appello ai genovesi (e non solo) perché a Capodanno risuonino solo i “botti” dei tappi di spumante e non petardi e razzi. A lanciarlo le associazioni GAIA Animali e Ambiente, LAV, U.N.A. Uomo Natura Animali e Animalisti Genovesi che ancora sperano che arrivi l’annunciato provvedimento che dovrebbe sostituire l’ordinanza bloccata dal Tar che vietava uso e possesso dei fuochi artificiali nel territorio del comune di Genova.
Le associaziono animaliste, insieme a moltissime altre, invitano i cittadini genovesi a fare una libera scelta di civiltà e rispetto verso se stessi, l’ambiente e gli animali e di scegliere di non acquistare materiali esplodenti di qualsiasi genere, anche se legali e di non utilizzarli se già acquistati.
“In questo modo – spiegano gli ambientalisti – eviteranno così di recare gravi danni alla fauna selvatica, agli animali domestici, all’ambiente e disturbo a tante persone fragili”.
“Dopo avere apprezzato l’Ordinanza della Sindaca del 18 dicembre scorso sosteniamo ora l’emanazione di un nuovo efficace provvedimento da parte dell’amministrazione comunale a tutela dei cittadini e delle altre forme di vita che popolano la nostra città. – dichiarano congiuntamente le associazioni animaliste – Rispetto al TAR, di cui rispettiamo le decisioni, riteniamo che la vera priorità sarebbe di evitare ferimenti di persone, incendi, traumi e morte di animali, danni all’ambiente patrimonio di tutti e non tanto gli interessi economici di poche aziende.
Le associazioni che firmano l’appello rivelano anche che tra le aziende che hanno fatto ricorso è presente una che commercializza armi di ogni genere e su larga scala, anche armi e accessori per la caccia.
“Un legame tra fucili, pistole e materiale esplosivo pirotecnico – spiegano le associazioni -che dovrebbe far riflettere, evitiamo di finanziarla con i fuochi artificiali”.
Secondo i dati forniti dalleassociazioni il 26% degli animali domestici si nasconde durante i fuochi d’artificio, il 19,9% tenta di scappare, il 12,4% rimane molto vicino al proprio proprietario in cerca di conforto, mentre solo il 9,3% non mostra particolari reazioni.
Il 22,4% dei proprietari ha osservato conseguenze prolungate dello stress sul proprio animale dopo un fuoco d’artificio.
I cani sembrano più colpiti dei gatti: il 24,2% dei proprietari di cani nota traumi duraturi, contro il 16,5% dei proprietari di gatti, (fonte Weenect).
Gli ambientalisti ricordano che gli animali hanno una sensibilità uditiva molto superiore a quella umana, quindi ogni esplosione è per loro dirompente e provoca panico e tremori.
“Prove schiaccianti – prosegue l’appello – indicano che i fuochi d’artificio sono altamente dannosi per l’ambiente e hanno effetti di disturbo immediato su molti animali attraverso la luce e soprattutto il rumore, effetti che possono essere di lunga durata. Essi producono anche immissioni significative di materiale altamente inquinante, che possono avere effetti immediati e a lungo termine sull’ambiente e tradursi in problemi di salute per i viventi selvatici e per gli esseri umani” (Bateman Philip W., Gilson Lauren N., Bradshaw Penelope (2023). Not just a flash in the pan: short and long term impacts of fireworks on the environment. Pacific Conservation Biology 29). Ogni anno migliaia di uccelli muoiono o subiscono gravi danni, eclatante fu il caso del Capodanno 2021 a Roma dove centinaia di uccelli trovarono la morte.
Impatto sulle persone
Ogni anno il primo gennaio si legge il “bollettino di guerra” relativo a morti e feriti a causa dell’esplosione dei botti di Capodanno.
L’inizio del 2024 ha registrato 274 feriti a causa di botti, di cui 12 per l’uso di armi da fuoco e 262 da fuochi d’artificio.
Un aumento del 52% rispetto al Capodanno 2023, con 64 minorenni che hanno riportato lesioni, in confronto ai 50 dell’anno precedente.
Esistono alternative come i fuochi silenziosi che producono effetti solo coreografici, da tempo in commercio , anche se rimane il rischio incendio e inquinamento, e chiaramente è meglio il botto soft del tappo di una bottiglia di spumante per accogliere il nuovo anno.



























