La Spezia – Operazione contro la Ndrangheta nella zona dello Spezzino e di Massa Carara. La Direzione Investigativa anti mafia di Genova ha ordinato l’arresto di tre persone ed il sequestro di beni per oltre 20 milioni di euro nei confronti di una presunta banda di malviventi che apriva e chiudeva piccole e medie aziende con lo scopo di frodare il Fisco e i fornitori per poi riciclare il denaro delle bancarotte.
Secondo le indagini della Dia, le persone indagate facevano capo a un noto esponente della Ndrangheta che opera nella zona di La Spezia e di Massa Carrara e arrestato nel novembre del 2014.
Dopo accurate indagini, le forze dell’ordine avrebbero scoperto collegamenti con altre tre persone che sono state arrestate questa mattina.
I tre malviventi aprivano aziende o le rilevavano e dopo aver fatto operazioni finanziarie con fornitori, le facevano fallire evitando di pagare le fatture ed usufruendo di benefici di legge.
Le aziende chiudevano senza saldare i debiti con il Fisco e con gli entri previdenziali ed aprivano poco dopo sotto altro nome e con una diversa compagine aziendale.
Il meccanismo, studiato a tavolino, permetteva lauti guadagni che venivano poi reinvestiti in altre attività.
La Guardia di Finanza, su disposizione della Dia di Genova e del Tribunale de La Spezia, ha eseguito anche il sequestro di beni riconducibili all’ideatore della truffa, per oltre 20 milioni di euro.