Asti – La famiglia di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia con la passione per i dolci uccisa a coltellate lo scorso 4 luglio aiuterà la figlia malata del suo assassino.
Un gesto privato, non ostentato, che dimostra il cuore della famiglia anche in un momento così terribile. Nessun rancore verso la famiglia dell’uomo che ha tolto la vita a Maria Luisa Fassi ed anzi, se sarà possibile o se ce ne sarà la necessità, la famiglia Fassi sarà ben lieta di aiutare la famiglia dell’uomo che si è macchiato del terribile gesto.
Pasqualino Folletto, il 49enne che ha confessato l’omicidio, ha raccontato di aver perso la testa durante la rapina che ha messo a segno per procurarsi denaro per pagare i debiti e per aiutare la famiglia ed in particolare la figlia malata.
Una storia di disperazione resa più complicata da una passione per il gioco che ha travolto l’uomo spingendolo tra i debiti sempre più grandi e sempre più difficili da coprire.
I familiari della donna uccisa hanno compreso la situazione ed hanno subito dichiarato che l’assassino ha distrutto due famiglie: quella della donna uccisa, ma anche la sua.
Per questo motivo sono pronti ad aiutare chi, come loro, ha subito un danno nella vicenda.
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