Una mostra realizzata al Contemporary Jewish Museum di San Francisco, intitolata “Amy Winehouse: A Family Portrait” è stata inaugurata lo scorso 23 luglio, a pochi giorni dal quarto anniversario della scomparsa della cantante.
Ad organizzare l’esposizione ci hanno pensato Jewish Museum di Londra e la famiglia Winehouse, la stessa che ha duramente contestato il documentario “Amy”, accolto dalla critica con entusiasmo.
“Amy, the girl behind the name”, diretto da Asif Kapadia, secondo quanto dichiarato dalla famiglia della cantante inglese, sarebbe offensivo e restituirebbe un’immagine di Amy distorta. Il padre della compianta star ha contestato in modo molto deciso il messaggio ben evidente nel film di Kapadia che vede Amy abbandonata dalla famiglia durante gli ultimi tre anni di vita.
Mitch Winehouse ha dichiarato: “Non è così. Questo è un insulto a me e a tutta la famiglia”. Mitch si è anche detto pronto a produrre un nuovo documentario in collaborazione con Red Traviss, ex fidanzato di Amy, per rendere giustizia alla storia della figlia.
La mostra di San Francisco resterà aperta al pubblico fino al 1 novembre 2015. All’interno dell’esposizione, per la prima volta, si potranno vedere alcuni beni personali di Amy quali chitarre, la collezione di dischi ed alcuni abiti di scena.
L’intento di Alexis, fratello della star, e della moglie è quello di mettere in evidenza la grande passione che Amy aveva per la musica, la moda e per Londra, mostrando anche quanto fosse attaccata alla sua famiglia, soprattutto grazie alle foto della vita familiare che svelano le forti origini ebree.