Londra (Inghilterra) – La depressione post partum potrebbe presto essere “prevedibile” grazie ad un test del Dna. Uno dei disturbi post gravidanza più temuti da neo mamme e medici è la depressione che può seguire il parto. Statisticamente ne soffre il 19-20% delle donne ma, in taluni casi, può raggiungere livelli di gravità tali da mettere in pericolo la vita stessa di madre e figli.
La depressione è comunque una malattia da non sottovalutare ma nel caso del picco “post partum” è un vero e proprio allarme per la salute.
Spesso, infatti, oltre a creare notevoli disagi in uno dei periodi più delicati della vita di una donna, arriva a trasformarsi in motivo scatenante di vere e proprie tragedie.
Ora, però, i medici potrebbero presto avere un’arma in più per diagnosticarla ancor prima che si presenti. Una ricerca pubblicata sulla rivista Frontiers in Genetics, infatti, rivelerebbe la presenza di un “marcatore” presente nel Dna che è presente nella quasi totalità delle donne che soffrono o hanno sofferto di depressione post partum.
In pratica, secondo i ricercatori, le donne con questo tipo di marcatore hanno quasi il triplo delle possibilità delle altre donne di ammalarsi.
Il marcatore genetico sembra far pensare anche ad una trasmissibilità genetica del male, di madre in figlia ma è ancora presto per mettere la parola fine sulle verifiche.
Intanto, però, si può lavorare su test a basso costo che possano rivelare in anticipo chi, tra le future mamme, può andare incontro ad una depressione post parto. Una prevenzione che potrebbe far scattare una particolare protezione attorno alle donne o, addirittura, a cure specifiche di prevenzione.