Genova – Nuovo colpo di scena nella difficile vertenza che vede contrapposta la Croce Azzurra Cà Nova e il Municipio-Comune. Dopo il blocco dello sfratto esecutivo grazie ad una manifestazione dei cittadini e attivisti di Forza Nuova e le accuse di “morosità” lanciate dal Municipio VII Ponente, spunta un nuovo comunicato nel quale il presidente della pubblica assistenza smentisce il presidente del Municipio, Mauro Avvenente.
Nel comunicato, circolato su Facebook e distribuito tra i residenti, la Croce Azzurra torna a ribadire di non essere affatto “morosa” e di non aver da pagare alcun canone di affitto al Comune poichè i locali sarebbero stati oggetto di “comodato d’uso gratuito” sin dal lontano 1995.
“Non esiste nessun documento del Comune – scrive il presidente della Croce Azzurra – che interrompa il comodato gratuito del Comune, dato nel 1995”.
Dunque il mistero si infittisce poichè il Municipio, in un comunicato stampa diffuso alcuni giorni fa, citava un contratto di affitto che non sarebbe stato onorato e dichiarava la Croce Azzurra “morosa”.
Nel documento vi erano anche riferimenti precisi addirittura al prezzo che la pubblica assistenza avrebbe dovuto pagare. Un canone di 1200 euro anno, 100 euro mese, risultante dall’abbattimento del 90% del canone di mercato. Un’agevolazione riconosciuta dal Comune probabilmente per il carattere socio-assistenziale della Croce Azzurra e per l’importanza di avere un simile servizio sulle alture di Prà-Voltri, ed in particolare al Cep.
Lo scontro tra Municipio e Croce Azzurra Cà Nova si inasprisce dunque e tra presidente della pubblica assistenza e presidente del Municipio sembrano schizzare scintille.
Nel documento diffuso da Croce Azzurra si ribadisce anche la dispinobilità dell’associazione a sottoscrivere un contratto di affitto che, però, non dovrebbe contenere alcun riferimento al “passato” per ovvi motivi.
Resta quindi da chiarire – e probabilmente lo farà il Municipio stesso o direttamente il Comune di Genova, se è stato davvero sottoscritto un contratto di comodato d’uso gratuito e perchè si è deciso di sospenderlo.
Sullo sfondo, citata ancora nel documento della Croce Azzurra, l’ombra dell’arrivo di immigrati nei locali di via Martiri del Turchino.
Secondo il Municipio è un’ipotesi che non è assolutamente presa in considerazione ma, secondo la Croce Azzurra, i dubbi sono leciti.
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