Washington D.C (Sati Uniti) – Quello accaduto nel Golfo del Messico nel 2010 era stato uno dei disastri ambientali più grandi di sempre, in America come nel Mondo intero. È di questa mattina la notizia che un giudice federale statunitense avrebbe condannato in via definitiva la Deepwater Horizon, colosso petrolifero legato alla British Petroleum, che per “dolo volontario” e “grave negligenza” avrebbe portato alla morte di 11 operai e di decine di migliaia di specie animale caratterizzanti l’ambiente marino del Golfo del Messico.
Il risarcimento ammonterebbe intorno ai 20 miliardi di dollari e dovrebbe coprire le spese di riqualificazione ambientale e quelle di conservazione dell’ambiente marino dell’Oceano Atlantico.
Da quello che già si era appreso nel luglio scorso, quando la sentenza definitiva era stata già quasi interamente delineata in attesa di una conferma decisiva, l’intero indennizzo non sarebbe nient’altro che la somma di diversi risarcimenti.
Nello specifico, circa 8 miliardi saranno utilizzati per ripagare i danni alle risorse naturali, circa 6,5 miliardi serviranno a soddisfare le sanzioni pecuniarie previste dalla legge anti-inquinamento americana denominata “Clean Water Act” e, in ultimo, circa 5,5 miliardi ripagheranno gli sforzi economici prodotti dai cinque stati statunitensi colpiti dal disastro ambientale.