Genova – Si chiude oggi l’anno accademico 2015/2016 dell’Università della Terza Età che organizza un incontro dal titolo “Diversamente giovani, affamati e curiosi”.
L’Università di Genova è l’unica Università Italiana a gestire in autonomia una specifica offerta formativa rivolta ad un’utenza adulta di età superiore ai 45 anni: 1.100 iscritti, 400 docenti che hanno prestato la loro opera gratuitamente, visite guidate, concerti, teatro, cinema, per un’offerta formativa di più di 1200 ore.
L’attività didattica è organizzata per Aree (Umanista, Sociale, Architettura, Ingegneria, Scienze, Medicina e Farmacia) e per corsi specifici (lingue straniere, lingua e letteratura latina, musica, pittura e scultura): ogni allievo può iscriversi ad un’Area e ad un corso con un’iscrizione di 50 euro per il primo anno e 30 euro per gli anni successivi.
A differenza delle cosiddette “università popolari” che sviluppano attività finalizzate all’animazione culturale in chiave di supporto all’invecchiamento attivo, UniTE si è focalizzata, fin dalla sua nascita nel 1983, allo sviluppo di attività a carattere strettamente didattico, finalizzate a consentire un reale apprendimento da parte degli allievi coinvolti e a garantire l’efficacia dell’azione di “social engagement” dell’Università.
L’anno accademico in conclusione ha visto un’ulteriore sperimentazione, applicata nel Corso di Area Umanista, coordinata da Francesco Surdich e con la collaborazione di Clara Fossati, Micaela Rossi e Laura Stagno, grazie alla quale è stato possibile realizzare dei veri e propri corsi monografici: storia dell’arte in Liguria e approfondimenti specifici su Shakespeare e Cervantes nel IV centenario dalla loro morte.
La metodologia dei corsi monografici si è rivelata di straordinario interesse non solo per gli allievi ma anche per i docenti coinvolti, che hanno potuto collaborare alla definizione di programmi di studio interdisciplinari e interdipartimentali.
Da segnalare inoltre come siano stati coinvolti molti giovani studenti dell’Ateneo e come tali attività, con particolare riguardo ai corsi di lingua straniera, abbiano rappresentato un’opportunità formativa, con riconoscimento di relativi CFU, per brillanti studenti che hanno in tal modo potuto “sperimentarsi” nell’ambito della didattica.
Complessivamente l’esperienza UniTE 2015-2016 è stata particolarmente soddisfacente ed hanno ripreso slancio anche molte attività esterne: con il prossimo anno, le cui principali attività didattiche potrebbero concentrarsi in un’unica importante sede universitaria, si proseguirà in tale direzione.
Sono previsti tra l’altro corsi specialistici su “Lutero, dialogo interreligioso ed ecumenico” in coincidenza con Il 500esimo anniversario dell’affissione delle tesi di Martin Lutero, sulle “Grandi donne in letteratura” in coincidenza con i 150 dalla pubblicazione di Madame Bovary e un corso specifico su “Govi e l’arte del dialetto” in parallelo con le molte iniziative già in atto per ricordarne i 50 anni dalla scomparsa.