Pavia – Si spacciavano per Carabinieri e simulavano dei blitz all’interno di appartamenti o ville al solo scopo di derubare i proprietari, prevalentemente anziani ed inquilini di abitazioni isolate.
Sei persone sono state arrestate a Pavia mentre ad un settimo è stato notificato l’atto di dimora, ritenute responsabili di almeno 82 furti., con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate, furti aggravati, ricettazione ed utilizzo di segni distintivi contraffatti. Proprio i Carabinieri di Pavia si sono messi sulle loro tracce e li hanno individuati ed arrestati nel corso di una operazione convenzionalmente chiamata “Fake Police”, partita nel mese di gennaio del 2015 e supportata da diverse attività tecniche che hanno permesso di individuare una associazione criminale di soggetti di nazionalità italiana e di etnia senti ed albanese, dedita al furto su tutto il territorio nazionale, particolarmente nelle provincie di Pavia, Cremona, Lodi, Piacenza, Milano, Brescia e Bergamo.
Gli investigatori hanno spiegato che i componenti di questo gruppo criminale, qualificandosi come Carabinieri ed esibendo falsi distintivi, erano ben visti dalle vittime e, distraendoli simulando un intervento sul posto a seguito di un furto finalizzato alla ricerca dei ladri riuscivano ad impossessarsi di oggetti di valore contenuti all’interno delle abitazioni. Alcune volte, con l’aiuto di un complice, simulavano perfino l’arresto del malvivente in questione.
Prelevato il bottino, i ladri fuggivano a bordo di auto di grossa cilindrata dotate di targhe contraffatte e lampeggianti e sirene solitamente in uso alle forze dell’ordine.