Genova – Una Marcia della Memoria per ricordare le deportazioni delle famiglie di religione ebraica del capoluogo ligure e per non “abbassare” la guardia rispetto all’antisemitismo che sta tornando.
Oltre duemila persone hanno partecipato, ieri sera, al corteo organizzato dalla Comunità Ebraica di Genova, dal Centro Primo Levi e dalla Comunità di Sant’Egidio per ricordare il 3 novembre del 1943 quando i nazisti rapirono il rabbino capo del capoluogo e costrinsero il custode della Sinagoga genovese a consegnare l’elenco segreto delle famiglie di religione ebraica.
Una pagina triste della Storia che, con il passare del tempo, deve essere tramandata nella memoria delle nuove generazioni per evitare che simili orrori possano tornare.
Un monito in una situazione politica ed economica che ricorda da vicino quanto avvenne con l’affermazione dei movimenti politici che portarono al nazismo in Germania e al fascismo in Italia.