Polizia

Genova – Ha ucciso la moglie con un colpo alla testa e poi si è tolto la vita lanciandosi dalla finestra. Ennesimo caso di omicidio-suicidio a Genova, il terzo in poche settimane. Questa volta la tragedia si è consumata nel quartiere di Molassana, in un appartamento di uno stabile di via Piacenza.

Pietro Maroli, 84 anni, ha prima ucciso la moglie Maria Rosa Sanscrito, 80 anni e poi ha scelto di togliersi la vita lanciandosi da una finestra.
Cadendo, l’uomo è morto sul colpo.

Nell’appartamento della coppia sono arrivate le ambulanze del 118 le forze dell’ordine ma ormai non c’era più nulla da fare per nessuno dei coniugi.
Prima l’omicidio e poi il tragico gesto estremo che potrebbe trovare spiegazione in una lettera che l’anziano avrebbe lasciato in casa.
Uno scritto un cui ringrazierebbe la moglie per la vita insieme e poi la preoccupazione per qualcosa, forse una malattia.

Probabile quindi che, a spingere l’anziano al tragico gesto sia stata la paura per il futuro visto che la coppia non aveva figli.
Saranno le indagini a chiarire cosa abbia spinto l’uomo a prendere una decisione tanto estrema.
Di certo i costi elevati per l’assistenza, la carenza di istituti e l’insufficiente organizzazione del nostro sistema sanitario e del welfare per gli anziani in difficoltà può aver trasformato un momento di difficoltà in un muro insormontabile.
Il numero di casi di questo genere è in continuo aumento e comprenderne motivazioni e problematiche dovrebbe essere un’emergenza nazionale in un Paese dove la popolazione è sempre più vecchia e dove il numero dei figli è in costante diminuzione.