coronavirus esercitoGenova – Fino a tre mesi di carcere per chi viola la quarantena.

E’ quanto prevede la direttiva del Viminale, inviata ai prefetti.

La pena è quella prevista dall’Art 650 del Codice Penale relativo alle limitazioni agli spostamenti e a quanti violino la norma.

L’articolo prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro, a meno che non configurino ipotesi più gravi come quella prevista dall’articolo 452 relativo alla salute pubblica, che persegue tutte le condotte che non tutelino la salute pubblica e che, anzi, siano un pericolo per la stessa.

Come spiega la direttiva, nelle aree a contenimento forzato “i controlli sul rispetto delle limitazioni della mobilità avverranno lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. La Polizia Stradale procederà a effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni.

Servizi analoghi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei Carabinieri e dalle polizie municipali”.

Per il trasporto ferroviario, sarà la Polfer, insieme al personale di Ferrovie dello Stato, alle autorità sanitarie e alla protezione civile, a ordinare i passeggeri in modo da poter procedere le verifiche speditive sullo stato di salute, anche con l’utilizzo del termoscan.

Negli aeroporti delle zone a contenimento rafforzato, i passeggeri saranno sottoposti al controllo dell’autocertificazione secondo quanto previsto dalla direttiva del Viminale.

Questo non riguarderà i passeggeri in transito.

I voli Schengen ed extra Schengen in partenza prevedono la verifica dell’autocertificazione solo per i residenti o i domiciliati nei territori soggetti a limitazioni.

Negli analoghi voli in arrivo, invece, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’ingresso.

Controlli analoghi verranno condotti a Venezia per i passeggeri delle navi da crociera che non potranno sbarcare per visitare la città ma sarà loro consentito unicamente il transito per rientrare nei luoghi di residenza o nel paese di provenienza.

In Liguria, dopo gli episodi di affollamento della spiaggia del borgo di Boccadasse e dopo i tantissimi arrivi in alberghi e seconde case dalle zone rosse, la Regione ha emanato un provvedimento che prevede la “denuncia” delle persone non residenti sul territorio ligure.

Le stesse dovranno rimanere all’interno delle proprie abitazioni osservando le disposizioni della loro regione di residenza.