droni poliziotto coronavirus

Genova – Si sono già alzati in volo nella zona del Righi e lungo la passeggiata di Nervi i droni poliziotto ingaggiati dal sindaco Marco Bucci per individuare e sanzionare i “furbetti delle passeggiate” durante l’emergenza coronavirus.
I velivoli teleguidati hanno sorvolato per prova la zona dei forti, perlustrando i sentieri, e la scogliera di Nervi dove si potrebbero nascondere quanti pensano di anticipare la tintarella ignorando gli inviti a restare a casa.

Nelle prossime ore proseguiranno le prove sul campo e poi inizieranno la loro attività sorvolando la città per inseguire ed identificare chi esce di casa senza valido motivo o chi pensa di nascondersi ai controlli in zone impervie o, ancora, chi fa passeggiate lungo sentieri e stradine sulle alture cittadine.

I voli dei droni scopriranno anche eventuali raduni – vietatissimi – o assembramenti di persone e la polizia locale, sempre nelle vicinanze dei sorvoli, potrà intervenire con sanzioni che, da oggi, possono arrivare a 3mila euro.
In vigore anche la possibilità, per i casi più gravi, di denunciare i “furbetti” anche per il reato di epidemia colposa, con processo in Tribunale e condanne che possono andare da 1 a 5 anni di reclusione.

Se la maggior parte dei genovesi è lieta che si passi “alle maniere forti” contro i furbetti, alcuni sollevano alcune perplessità sull’uso di velivoli in grado di sorvolare cose e persone da altezze considerevoli e dal peso anche di alcune decine di chilogrammi.
In caso di guasti o problemi tecnici, i velivoli potrebbero precipitare causando danni e persino ferendo persone anche gravemente.
In questo caso – si domandano i Cittadini – chi avrebbe la responsabilità di aver usato aeromobili normalmente proibiti e chi sarebbe legalmente perseguibile in caso di incidenti mortali?