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Sanremo (Imperia) – E’ stato salvato dall’intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria l’uomo detenuto nel carcere di Sanremo che ieri sera ha tentato di dare fuoco alla sua cella.

Come ha riferito il SAPPe, il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, da alcuni giorni il detenuto manifestava crisi di violenza sfociate prima nella rottura di una telecamera e in episodi simili, poi con il gesto di ieri sera: dopo essersi barricato in cella bloccando la serratura, l’uomo ha dato fuoco al materasso che, essendo ignifugo, ha sprigionato un denso e asfissiante fumo nero.

Gli agenti sono prontamente intervenuti mettendo in sicurezza gli altri detenuti, sgomberando il reparto e aprendo la porta blindata della cella con l’aria sempre più irrespirabile.

Un assistente capo, grazie a un flessibile, è riuscito a tagliare la serratura consentendo il soccorso al detenuto, oramai privo di conoscenza.

Dopo il primo intervento di rianimazione, l’uomo è stato trasferito al locale ospedale in codice rosso.

A proposito dell’accaduto, Michele Lorenzo, segretario regionale del SAPPe spiega: “Non è la prima volta che i detenuti di Sanremo manifestano la loro aggressività. Il più delle volte succede, come in questo caso, perché sono psichiatrici, la medicina penitenziaria è di competenza della Regione Liguria avocata nella gestione del presidente Giovanni Toti. Il nostro allarme non deve passare in sordina. Il presidente Toti deve garantire anche nelle carceri liguri la giusta assistenza sanitaria, ricordando che Sanremo è privo di assistenza psichiatrica; non è tollerabile che si metta a rischio la sicurezza dell’istituto, l’incolumità dello stesso detenuto oltre a quella del personale di polizia. Questi detenuti devono essere ricoverati nelle R.E.M.S. ma purtroppo la Liguria ne è sprovvista così come è sprovvisto del carcere la Provincia di Savona il che determina un aumento della popolazione detenuta negli istituti di Marassi, Imperia e Sanremo”.