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Genova – Il mega depuratore delle acque reflue di Cornigliano si farà e allo stupore dei residenti si aggiunge la denuncia del Movimento 5 Stelle che parla di “promesse non mantenute” da parte del Comune.
Il progetto per la costruzione del mega impianto di trattamento fanghi provenienti dagli scarichi fognari sembra destinato a procedere e i residenti temono che l’impatto ambientale nella zona sia molto forte.
Nei progetti, infatti, c’è uno stabilimento industriale dove verrebbero trattati gli scarichi fognari di 180mila abitanti e non solo della zona di Cornigliano.

“Ricordiamo bene l’assemblea pubblica del marzo 2019 – denuncia il consigliere comunale Fabio Ceraudo del Movimento 5 Stelle – in quell’occasione, il sindaco Bucci si era speso promettendo progetti alternativi al trattamento fanghi al Dac di Cornigliano. Ora, invece, scopriamo che la Giunta non ha fatto nulla in questo senso e anzi candidamente dichiara di non aver individuato alternative. Quale, di grazia, la ragione di questo immobilismo?”.

Il Movimento 5 Stelle ricorda alla maggioranza che l’impianto che si intende realizzare a Cornigliano sarà un impianto industriale a tutti gli effetti e tratterà le acque reflue di 180.000 abitanti.

“Non ci conforta affatto apprendere che sarà un “impianto ad alta tecnologia – spiegano i pentastellati – Noi guardiamo i fatti: sarà uno degli impianti più grandi tra quelli in essere in Italia e un esempio simile lo possiamo trovare a Ravenna. Sappiamo che dà grossi problemi da un punto di vista ambientale, tra cui quello odorigeno che impatta fortemente sulla qualità della vita di chi risiede nelle sue vicinanze”.

Secondo Caraudo: “questa Giunta, dopo il contenzioso di fronte al Tar, ha avuto tutto il tempo di potere avviare uno studio dettagliato per trovare alternative meno impattanti. Cosa ne è stato delle promesse ai cittadini? Ancora una volta, il Ponente cittadino, come se non bastasse il già alto tasso di industrializzazione, si vedrà ulteriormente penalizzato: non si capisce perché alla Foce in prossimità del depuratore di Punta Vagno siano stati realizzati i giardini Govi e a Quarto addirittura uno stabilimento balneare, mentre per Cornigliano si ragiona invece di fiamme libere e gasometri”.

“Assistiamo ancora una volta a una chiara visione differente per il Levante – denuncia il Movimento 5 Stelle – questo secondo noi è inaccettabile. È l’ennesima promessa disattesa ed è l’ennesima presa in giro della delegazione. A questo punto, chiediamo che la Giunta si impegni almeno a installare delle centraline per il controllo della qualità dell’aria”.