Genova – La Procura che indaga sul caso della morte di Camilla Canepa, la giovane di Sestri Levante colpita da trombosi a pochi giorni dalla prima dose volontaria di vaccino AstraZeneca, ha cambiato l’ipotesi di accusa in omicidio colposo.
Il fascicolo di indagine si trova ora senza indagati ma la situazione potrebbe cambiare già nelle prossime ore.
Il pubblico ministero Stefano Puppo, insieme al procuratore Francesco Pinto hanno disposto l’esame dell’autopsia per individuare con certezza le cause del decesso e le eventuali correlazioni con la somministrazione del vaccino ma anche per accertare se gli esami condotti sulla giovane al primo accesso in ospedale potevano evidenziare i sintomi del danno cerebrale che, forse, si stava già consumando e, di conseguenza, se la ragazza poteva essere curata prima e con esito positivo.
Probabile l’incarico dell’esame medico legale per i medici che hanno già eseguito accertamenti analoghi sugli altri quattro casi di decessi dopo vaccini.
Si tratta dell’insegnante 32enne Francesca Tuscano e dei tre anziani deceduti dopo la vaccinazione sia con farmaco prodotto da AstraZeneca che Pfizer.
I risultati dell’autopsia potrebbero fornire indicazioni utili per il proseguo delle indagini ma anche escludere la correlazione tra la morte e la vaccinazione.
I rischi collegati direttamente al vaccino non sono mai stati nascosti e più volte le autorità sanitarie internazionali hanno ammesso che esiste una statistica che prevede alcuni casi di reazione avversa molto grave ogni tot decine di migliaia di somministrazioni.
In altri Paesi europei, però, si è deciso da tempo di vietare la somministrazione di alcuni tipi di vaccino in base all’età ma anche al sesso del paziente.