Genova – Continuano i controlli congiunti da parte della Polizia Locale e degli ispettori della Asl 3 in tutto il territorio genovese per contrastare le scarse o carenti condizioni igieniche nelle attività alimentari.
Nei giorni scorsi il nucleo commercio del reparto Sicurezza Urbana e il nucleo di Polizia Commerciale dell’unità territoriale Centro, insieme agli ispettori dell’Asl3, hanno chiuso quattro attività alimentari in diverse zone della città.
In via Venezia, nel quartiere di San Teodoro, un’attività già multata per gravi carenze igieniche, a seguito di un nuovo sopralluogo, è stata trovata di nuovo in pessimo stato costringendo alla chiusura dell’attività fino al ripristino delle condizioni minime di pulizia.
In particolare, nel laboratorio della preparazione degli alimenti sono stati trovati sporcizia pregressa come residui organici, colature di unto su quasi tutti i piani di lavoro e sulle attrezzature.
Incrostazioni e sporcizia sono stati trovati anche dentro i frighi e sui pensili, dove gli alimenti si presentavano sovrapposti e non correttamente imballati.
Nel cortile esterno erano sistemate malamente pentole e tegami oltre a un frigorifero abbandonato e non funzionante dove, all’interno, erano comunque conservati alimenti freschi.
Anche il seminterrato, adibito a magazzino, era in gravissime condizioni igieniche, per la presenza di sporco diffuso ed escrementi animali.
In via del Campo un’ispezione in un locale già controllato ha portato a una nuova chiusura con attrezzature e locali in pessime condizioni igieniche. All’interno sono stati trovati scarafaggi vivi e morti con possibile contaminazione degli alimenti. E’ stata decisa la sospensione totale dell’attività fino al ripristino dei requisiti minimi di igiene.
A San Quirico gli ispettori hanno controllato un agriturismo. Oltre alla mancata esibizione ed esposizione della Scia, sono state trovate mosche nei laboratori con rischio di contaminazione, cattivo stato di manutenzione e pulizia dei piani di lavoro delle celle frigorifere, conservazione di alimenti senza adeguata protezione, presenza di prodotti alimentari congelati senza indicazione della data di congelamento. E’ stata disposta la chiusura immediata dell’attività.
In via Carzino, a Sampierdarena, a seguito di un esposto in cui venivano segnalati odori molesti e condizioni igieniche carenti, è stato effettuato un sopralluogo presso una gastronomia etnica ispanica.
È stato accertato che il titolare occupava abusivamente l’area esterna e che, all’interno, il consumo sul posto avveniva su piani d’appoggio non conformi al tipo di attività, artigianale e non di somministrazione.
Mancava il cartello o il registro per i prodotti sfusi non preimballati. Nel locale cucina è stata rilevata una scarsa condizione igienica ed in particolare polvere e sporcizia non rimossa da tempo al di sotto delle attrezzature e dei piani di lavoro, nonché sulla ventola per il ricambio d’aria, che risulta, tra l’altro, essere posizionata, proprio, sopra il piano ove avvengono le manipolazioni alimentari.
Anche i ripiani e gli scaffali erano sporchi, con sudiciume diffuso. Esisteva il rischio di contaminazione degli alimenti. Per questo la Asl ha deciso la chiusura.
Inoltre, durante il controllo di un pubblico esercizio ed esercizio di vicinato in via Adelaide Cairoli, a Sampierdarena, regolare dal punto di vista amministrativo, sono state riscontrate le scarse condizioni manutentive nel locale dove avviene la detenzione e mescita del vino sfuso (porzioni di pavimento discontinue e pertanto non più considerabile lavabile e liscio, presenza di muffe su pareti e scrostamenti della verniciatura).
Per questo il titolare è stato sanzionato