Bordighera – Saranno l’autopsia e le verifiche medico legali a stabilire con certezza le cause della morte della pensionata di 75 anni deceduta ieri a poche ore dalla somministrazione della terza dose del vaccino contro il coronavirus. Un decesso che, come sempre avviene nei casi rarissimi post vaccino, solleva comprensibili timori e paure e per questo motivo va indagato con grande attenzione per fare chiarezza.
Dalle prime informazioni sembra che la donna soffrisse di diabete e di ipertensione e che avesse già fatto le prime due dosi di vaccino senza alcuna contro indicazione.
Dopo poche ore dalla terza dose (booster) che ha la stessa composizione delle precedenti la donna ha chiamato la figlia per avvertirla di un leggero malessere e di qualche linea di febbre. Quando però la figlia si è recata alla sua abitazione l’ha trovata ormai morta.
La donna avrebbe ricevuto una dose di vaccino Pfizer e subito sono scattati i controlli di rito ordinati dalla magistratura che segue il caso ma anche dalla struttura di controllo attivata dai canali internazionali di sorveglianza dei cosiddetti “casi avversi”.
Gli accertamenti diranno se il decesso è collegato o meno con la vaccinazione e se il decesso deve essere o meno inserito nei rarissimi casi di reazione avversa al vaccino che è comunque un farmaco e come tutti ha un margine di rischiosità.
Medici e sanitari ricordano che il numero dei decessi da coronavirus è statisticamente molto più alto rispetto a quelli potenzialmente legati alla vaccinazione e che il vaccino resta la risposta più sicura ed efficace alla nuova ondata in arrivo del coronavirus.
Nei reparti di Terapia Intensiva degli ospedali della Liguria, infatti, su 18 persone in gravi condizioni, 15 non sono vaccinate.