Tamponi coronavirusStretta del Governo all’uso del tampone per ottenere il green pass. Il nuovo decreto introduce il green pass “rafforzato” – ottenibile solo con vaccinazione o guarigione dal covid – anche per salire sul mezzi pubblici, per alberghi e strutture ricettive, per feste e cerimonie civili o religiose, sagre e fiere, ristoranti (anche all’aperto) per gli impianti sciistici, le piscine, i centri cultrali e sociali anche per le attività all’aperto.
Sempre più difficile, per i No Vax, sfuggire all’esigenza della vaccinazione con la stretta sulla sicurezza decisa dal Governo che, però, ancora non impone la vaccinazione obbligatoria.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto che prevede l’estensione del green pass rafforzato e azzera le quarantene per i vaccinati con la terza dose booster.  Provvedimenti in vigore sino al 10 gennaio salvo ulteriori modifiche o prolungamenti.
Cala il numero delle persone che potranno entrare allo stadio e negli impianti all’aperto. La capienza massima non potrà superare il 50%.
Più discutibile, sul piano scientifico, la decisione di limitare la durata delle quarantene per i vaccinati. Un’esigenza dettata dalla necessità di non bloccare il Paese con quasi centomila contagi ogni giorno ma, di fatto, considerando che anche i vaccinati possono essere contagiosi, un “regalo” al virus.

Le quarantene, infatti, non saranno più obbligatorie per i vaccinati con la dose booster o con due dosi effettuate con un intervallo minore di quattro mesi.
Se asintomatici potranno continuare a uscire di casa. In questi casi è prevista una forma di autosorveglianza e al quinto giorno sarà necessario un tampone con esito negativo.
Cala da 7 a 5 giorni la quarantena per chi ha avuto la seconda dose di vaccino oltre 4 mesi prima mentre resta di 10 giorni per chi non è vaccinato.
Al termine della quarantena dovrà essere fatto un tampone molecolare o rapido anche in strutture private che abbiano l’abilitazione alla trasmissione dei dati alle Asl di competenza.