cinghiale
Immagine di repertorio

Genova – Cinghiali contagiati dalla peste suina africana e scatta il divieto di caccia e di ingresso nei boschi delle zone dove sono stati trovati gli animali infetti.
E’ allarme per il ritrovamento di esemplari di cinghiale contagiati dalla malattia che viene segnalata per la prima volta in Liguria ma che è già presente in Sardegna e in altre regioni italiane.
Al momento risultano tre casi a Fraconalto e Ovada, in Piemonte e uno in Liguria, a Isola del Cantone e a breve dovrebbe arrivare il provvedimento di chiusura della caccia nelle one interessate e vicine ma anche il divieto di ingresso nei boschi interessati per la raccolta di funghi, castagne o anche solo per escursioni.
Il rischio è che i cacciatori possano disperdere branchi di animali infettati sul territorio estendendo il contagio anche alle zone vicine e che le persone, camminando nei terreni contaminati possano trasportare inconsapevolmente da un territorio all’altro i micro organismi responsabili della peste suina africana.

Le Asl confermano che non ci sarebbero rischi per le persone ma, piuttosto, si teme che la malattia possa raggiungere allevamenti locali di suini, distruggendoli.
Se rassicura sapere che proprio il cacciatore che ha ucciso l’esemplare a Isola del Cantone ha denunciato responsabilmente la malattia – trovando l’animale in pessime condizioni di salute – è mistero sulle zona interessate ai divieti poichè la Asl segnala un esagono tracciato tra i territori di Genova, Ronco Scrivia, Novi Ligure, Acqui Terme, Spigno Monferrato e Albissola Marina mentre gli Ambiti Territoriali di Caccia di Genova invitano con una lettera inviata ai Cacciatori iscritti, a non effettuare battute di caccia nei comuni di Arenzano, Busalla, Campo Ligure, Ceranesi, Cogoleto, Genova, Isola del Cantone, Masone, Mele, Mignanego, RoncoScrivia, Rossiglione, Sant’Olcese, Savignone, Serra Riccò e Tiglieto.

Questo il comunicato ufficiale diffuso da ALISA

“Anche Alisa partecipa all’Unità di Crisi attivata dal Governo a seguito dell’individuazione di tre casi di peste suina su animali ritrovati tra Piemonte e Liguria, in particolare due casi in provincia di Alessandria, nell’ovadese, ed uno in provincia di Genova a Isola del Cantone.
Alisa partecipa all’Unità di Crisi attraverso il responsabile del Servizio Veterinaria Roberto Moschi.

“Il Ministero della Salute – spiega Moschi – emetterà ordinanze per definire le restrizioni che interessano una parte del territorio ligure e riguardano la caccia, la zootecnia, la movimentazione di animali e l’export delle carni”.

Oggetto del provvedimento saranno le aree ricomprese in un esagono tracciato tra i territori di Genova, Ronco Scrivia, Novi Ligure, Acqui Terme, Spigno Monferrato e Albissola Marina.
In particolare, è vietata la caccia di qualsiasi specie, la raccolta di funghi e altre attività concernenti le aree boschive. La movimentazione di qualsiasi tipo di animali zootecnici è vietata, in entrata e in uscita. Ed è stata sospesa a tempo indeterminato anche la certificazione veterinaria riguardante l’esportazione delle carni suine.

“Si tratta di un virus che si trasmette molto facilmente – aggiunge Moschi – ma che colpisce esclusivamente gli animali suini e i cinghiali. Non si trasmette all’uomo, né agli altri animali. L’elevata contagiosità rende però necessaria una particolare attenzione agli allevamenti suini sul territorio e al controllo delle popolazioni selvatiche”.

L’Unità di Crisi si riunirà nuovamente all’inizio della prossima settimana.