Sanna Regione LiguriaGenova – Questa mattina il vicepresidente del Consiglio regionale Armando Sanna ha partecipato, in rappresentanza dell’Assemblea legislativa, alla cerimonia organizzata a Palazzo Ducale, a Genova, per celebrare il Giorno della Memoria.
«Il Giorno della Memoria rappresenta un punto fermo, di così grande importanza che la Regione ebbe a legiferare su di esso, proprio per sancirne – ha esordito – un ruolo concreto nel passaggio democratico, rendendolo norma vigente, elemento imprescindibile dei princìpi fondamentali su cui si poggia la nostra struttura istituzionale. E’ importante ricordare perché si mantenga una comunità coesa, indivisa, retta su piani di sovranità popolare e del suffragio universale, dove le differenze non sono ammesse, ma anzi combattute, con forza, dallo Stato di Diritto». Il vicepresidente ha, dunque, ricordato la Seduta solenne del Consiglio regionale, dedicata al Giorno della Memoria, che si è svolta due giorni fa e la testimonianza del relatore, il professor David Meghnagi, che ha posto l’accento anche sull’importanza della funzione legislativa e sulla sua necessaria fermezza a garantire i Diritti Fondamentali, attraverso la Costituzione Repubblicana. «Il Principio di Uguaglianza, l’universalità dei Diritti umani, che oggi sono riconosciuti dal mondo libero e sanciti dall’ONU, un tempo, nella nostra stessa Europa – ha aggiunto il vicepresidente – furono violati con modalità mai viste prima. Quello stato di diritto, distorto da ideologie figlie dell’odio, legittimò la discriminazione, il pregiudizio razziale, la rappresentazione di un “diverso” da eliminare, da cancellare dalla memoria». Il vicepresidente ha sottolineato: «È con la costante volontà di ricordare ciò che è stato, che si potrà evitare di ricadere nell’oblio: ecco, perché, oggi, il concetto di Memoria è così importante. Questo è il senso di questa Giornata. Un fuoco che non deve mai più spegnersi, una fiamma commemorativa, ma allo stesso tempo in grado di fornirci la luce necessaria per evitare che le coscienze tornino ad oscurarsi». Sanna ha invitato a riflettere: «Pensiamo, perciò, quanto sia fragile ciò che oggi possa sembrare scontato e di come sia indispensabile doverlo proteggere sia come Istituzioni, sia come singoli cittadini. Ecco, perché, dopo quei terribili eventi, la Memoria diventa il perno su cui far ruotare il nostro criterio di Democrazia e di Libertà». Il vicepresidente ha concluso, a questo proposito, con un riferimento all’attualità: «Non si può, quindi, non pensare a ciò che sta avvenendo, proprio oggi, nell’Est Europa, in un’epoca in cui immaginare il ripetersi di un determinato contesto appariva impossibile. Questo è il senso di fragilità che dobbiamo sempre tenere a mente e, proprio per esso, come Istituzioni dobbiamo prevenire, educare, fornire tutti gli strumenti per ravvivare costantemente i basilari princìpi etici, morali e di Giustizia, che ogni Democrazia deve garantire senza alcuna sosta e che questa Regione considera capisaldi della propria stessa esistenza».