Genova – Un presidio di solidarietà, alle 19, presso la Pasticceria Quaglia di via Cantore, a Sampierdarena per sostenere l’attività dopo l’appello lanciato a seguito dello sfratto annunciato. E’ forte la risposta del quartiere all’appello lanciato da Giorgia Musumarra, titolare del locale molto amato e che ha denunciato pubblicamente, sui social, dopo 12 anni di onorato servizio, la decisione dei “proprietari di casa” di impedire l’uso del porticato per tavolini e sedie e lo sfratto da una parte dei locali per non meglio precisate ragioni.
“Sono Giorgia Musumarra – scriveva – titolare da oltre 12 anni, un’attività storica nel cuore di Sampierdarena, abbiamo festeggiato 70 anni di attività lo scorso settembre.
Per riconoscimento, alcuni condomini, hanno deciso di voler farci togliere i tavolini sotto il porticato e ancora peggio una disdetta di locazione su una porzione del locale. Disdetta di un contratto che si protrae da decine di anni”.
La titolare aveva specificato di non essere morosa e di essere stupita del trattamento riservato alla sua attività.
“Tutti si lamentano per il degrado di Sampierdarena – ha scritto Musarra – prossimamente il Comune uscirà con un bando, per incentivare l’apertura di nuove attività nel Quartiere, per riqualificarlo ma…dei Sampierdarenesi hanno deciso di voler eliminare un’attività storica.
Sono mesi che vado avanti e indietro dal Tribunale ( un delinquente ci va meno).
La “Giustizia” è oberata di lavoro, 5 minuti per causa, una coda infernale e leggere gli atti allegati è impensabile, si basano su quattro parole. I Giudici sono essere umani, con i loro problemi e pensieri ma… conclusione nessuno scrupolo nella volontà di voler eliminare un’attività storica e sana di Sampierdarena. Nessuno scrupolo per le 9 famiglie che ci lavorano. Cosa peggiore…nessun valido motivo”.
Dopo lo sfogo sui social è però scattata la solidarietà del quartiere e si spera ancora di poter modificare la situazione, magari dopo un approfondito chiarimento tra le parti, in modo da risolvere eventuali criticità senza far chiudere il locale.
Questa sera, alle 19, il quartiere si stringerà attorno alla Pasticceria, alla titolare e ai dipendenti che rischiano il posto di lavoro. Con la speranza che non si spenga un’altra vetrina.