Noli (Savona) – Sarà un’indagine a chiarire le circostanze del decesso, avvenuto ieri pomeriggio, del ragazzo di 20 anni caduto nella zona della grotta dei falsari durante una arrampicata. Le condizioni meteo non erano le migliori e il maltempo ha rallentato i soccorsi per ore e potrebbe essere stato determinante sia per la causa della tragedia che per il suo terribile epilogo.
Il ragazzo di 20 anni, cittadino francese, stava salendo lungo la parete quando qualcosa non ha funzionato ed è precipitato per decine di metri restando ferito in modo molto grave. L’allarme è stato lanciato da un escursionista che si trovava più in alto e che avrebbe sentito le urla disperate del giovane che chiedeva aiuto. Il decesso, quindi, sarebbe avvenuto dopo la caduta e il rocciatore è rimasto all’aperto, al freddo, a lungo prima dell’arrivo dei soccorsi che hanno faticato a raggiungere la zona proprio per le avverse condizioni meteo.
Una volta giunti sul posto i soccorritori non hanno potuto far nulla per il giovane che era ormai esanime.
Il corpo è stato recuperato e messo a disposizione della magistratura che quasi certamente disporrà per l’autopsia e mentre le forze dell’ordine acquisiranno gli elementi utili a ricostruire la dinamica della tragedia.
In molti chiedono che l’accesso alle arrampicate venga “regolamentato” in modo da esercitare quantomeno un controllo sulle condizioni meteo con la possibilità di bloccare le partenze in caso di maltempo.
(Foto di Archivio)