Genova – Sono passate dal porto genovese e imbarcate verso la Turchia le 350 tonnellate di rifiuti a base di plastica su cui indaga la Procura di Genova nell’ambito di una inchiesta internazionale. E’ quanto rivela oggi il Secolo XIX in un articolo pubblicato sull’edizione odierna.
Secondo le informazioni alcune ditte piemontesi avrebbero gestito un traffico di rifiuti verso la Turchia dove dovevano essere trattati e riciclati ma nella composizione dei carichi vi sarebbero anche materiali troppo complessi per le lavorazioni disponibili in Turchia e che spesso sarebbero state invece avviate alla distruzione per incenerimento o, peggio, come rivelava un’inchiesta giornalistica della trasmissione Tv “Report”, nascoste in cave abbandonate o comunque scaricate illecitamente.
I materiali, classificati come speciali ma non pericolosi, sarebbero stati trasferiti da un magazzino nella provincia di Cuneo sino al Porto di Genova e qui imbarcati con una alterazione della documentazione di viaggio, attraverso note aziende come quella facente capo al Gruppo Spinelli e poi trasferite in Turchia.
Almeno sedici i viaggi individuati ma potrebbero essere di più.
Al momento risulterebbero 8 persone indagate nelle indagini e 4 aziende sotto indagine. Deve essere valutato il ruolo e la responsabilità dei soggetti che è al vaglio degli inquirenti.