Sharmin SultanaGenova – Un disegno del figlio di 9 anni potrebbe rivelare la verità sulla morte di Sharmin Sultana, la donna trovata morta sotto la finestra del suo appartamento di Sestri Ponente, il 7 marzo scorso. A causare la morte della donna di 32 anni, originaria del Bangladesh sarebbe stato il marito, Ahmed Mustak, 44 anni, operaio alla Fincantieri.
L’uomo è stato fermato proprio a seguito dell’aggravarsi della sua posizione a seguito dell’acquisizione delle nuove prove a suo carico ed in particolare dell’audizione del figlioletto in ambiente protetto.
Il bambino, che era presente in casa al momento in cui è avvenuta la tragedia, non ha raccontato della mamma che cade dalla finestre o che si getta volontariamente ma delle botte dell’uomo alla moglie e della testa sbattuta violentemente contro il muro o a terra.
La caduta dalla finestra, insomma, sarebbe stato un espediente per cercare di allontanare i sospetti e fingere che si sia trattato del suicidio di una donna insoddisfatta della vita.
A insospettire gli inquirenti alcune ferite sul corpo della donna che non combaciavano con la dinamica della caduta e così si è deciso di intercettare l’uomo e i figli e di ascoltare i ragazzi e i bambini.
Si è quindi ottenuto la registrazione del padre che ordina alla figlia di non dire nulla della mamma e poi il disegno che il figlio realizza in ambiente protetto e che mostra il padre che picchia la mamma.
La donna aveva manifestato sui social la volontà di abbandonare il marito e inoltre aveva spesso litigi con l’uomo proprio per il tempo che passava sui social.
Forse una lite per futili motivi o il timore dell’indipendenza della donna ha spinto l’uomo ad ucciderla.
Ahmed Mustak è stato arrestato ed ora attende in cella il proseguo delle indagini.