Genova – Camminando per il centro storico del capoluogo, passando per la piccolissima piazza delle Oche, di fianco alle Vigne, potrebbe capitare a chiunque di imbattersi in una delle tante targhe presenti sulle facciate degli edifici genovesi. Questa, però, è diversa dalle altre ruba a suo modo l’occhio. “Albert Einstein (1879-1955) – si legge – Premio Nobel per la fisica, all’età di sedici anni soggiornò alcuni mesi in questo palazzo, ospite dello zio”.
Albert Einstein, probabilmente il fisico più famoso di tutti i tempi e Premio Nobel nel 1921, soggiornò a Genova per alcuni mesi all’età di sedici anni, nel 1895. Fu un viaggio organizzato un po’ all’improvviso, dettato dal suo desiderio di vedere il mare. Per questo motivo Einstein, che era giunto a Pavia per andare a trovare il padre, decise di andare alla scoperta del Mar Mediterraneo, facendosi ospitare dallo zio materno, Jakob Koch, che abitava appunto in piazza delle Oche.
Il futuro fisico raggiunse il centro storico genovese a piedi, passando per la Val Trebbia lungo il sentiero utilizzato già durante il Medioevo per collegare il mare con la Pianura Padana e che venne poi chiamato proprio “sentiero di Einstein“. Tra le tante storie che si inseguono e si raccontano sul suo soggiorno a Genova, c’è quella relativa ad una sua passione per i dolci: si dice, infatti, che la sua meta preferita fosse una famosa pasticceria di via Soziglia.