Genova – Un attacco informatico avrebbe colpito l’Università di Genova e i suoi server nei quali sono contenute informazioni “sensibili” e dati protetti dalle leggi per la tutela della privacy.
Ad informare dell’attacco e del “bottino” – 18 giga di dati – un sito specializzato che segue l’evolversi degli attacchi di hacker che utilizzano il virus ransomware che supera le difese elettroniche delle banche dati e si appropria del loro contenuto, rendendolo inutilizzabile al legittimo proprietario che poi riceve una comunicazione che chiede, in genere, di pagare un riscatto entro un tot di giorni pena la diffusione del contenuto dei server.
Una sorta di pirati informatici che prendono in ostaggio le informazioni sensibili presenti sui computer di aziende ed enti che sono costretta a pagare per riavere i propri dati ed evitare che vengano condivisi, venduti, ceduti a terzi, spesso altrettanto malintenzionati.
Un caso precedente era avvenuto con il server del Comune di Taggia cui era stato chiesto un riscatti di 300mila euro che però non vennero pagati.
Il risultato, in quell’occasione fu proprio la diffusione dei dati contenenti anche informazioni delicate e protette dalla privacy.
Probabilmente, in questo caso, a combattere i pirati informatici saranno speciali uffici della polizia postale ma anche gruppi di tecnici specializzati nelle guerre di questo tipo.
Servizi che l’Università degli Studi di Genova dovrebbero avere.
Nel caso l’Università decida – come è probabile – di non pagare alcun riscatto, resta da capire che fine possano fare i dati e quali responsabilità scatterebbero nel caso di reati e violazioni delle norme sulla privacy.
Un caso che potrebbe fare “scuola” sia sul piano tecnico e tecnologico che giurisprudenziale perché è vero che chi conserva i dati ne è responsabile, soprattutto per quanto riguarda le misure di sicurezza da mettere in campo per evitare che vengano “rubati” ma è altrettanto vero che il gestore dei dati non può avere una piena responsabilità dell’utilizzo “malevolo” delle informazioni.