Genova – Sono stati acquisiti dalla Digos i filmati che mostrano il saluto romano con cui molti partecipanti della commemorazione di oggi, nel centro città, accompagnano il “presente” riferito ad Ugo Venturini, ucciso da una bottiglia lanciata durante un comizio del MSI a Genova, nel 1970.
Le immagini che ritraggono i partecipanti ripetere la formula con cui i manifestanti della destra radicale “salutano” gli appartenenti verranno consegnate in Procura insieme alle identificazioni e starà al magistrato competente procedere o meno con una azione legale.
Per ore la zona di Brignole e di piazza della Vittoria sono rimaste blindate dalle forze dell’ordine e chiuse al passaggio di persone e mezzi, con pesanti ripercussioni sul traffico cittadino in un giorni di festa.
Sul fronte opposto, infatti, una contro-manifestazione antifascista, è stata tenuta sotto osservazione nel timore che i due gruppi si affrontassero in scontri di piazza.
Sul fronte della destra radicale un centinaio di militanti di CasaPound e altre associazioni mentre sul lato della manifestazione antifascista ben superiore il numero dei partecipanti.
Durissimi gli scambi di accuse tra opposte fazioni. Se i movimenti antifascisti hanno definito una vergogna i saluti romani e la “marcia” in formazione militare e con le bandiere, dall’altra parte CasaPound ha diffuso in serata una nota di protesta per le irruzioni antifasciste.
“La commemorazione si è svolta in maniera tranquilla nonostante le provocazioni – scrive CasaPound – di chi inneggiava alla morte dei presenti e a quella di Venturini stesso, ripetendo cori con un registro linguistico caro all’antifascismo militante: ‘Ugo Venturini: morto!’, ‘Ugo Venturini: assente’ e ‘la resistenza ce lo ha insegnato: uccidere un fascista non è un reato’. Provocazioni alle quali i partecipanti non hanno risposto, mantenendo la calma sebbene le forze dell’ordine abbiano concesso ai pochi contestatori di affacciarsi direttamente sul luogo della commemorazione. In totale sfregio alla memoria del missino Ugo Venturini”.
Molte i commenti politici sulla giornata a partire da quello del Movimento 5 Stelle.
“Ci ammorbano con le loro dichiarazioni indignate in Consiglio regionale – scrive Stefano Giordano, capogruppo regionale M5S – e poi convenientemente si distraggono quel tanto che basta affinché i soliti nostalgici possano radunarsi per alzare il braccio destro in un saluto inequivocabile. Quando prenderanno le distanze da un passato ampiamente condannato dalla storia e che ha generato solo morte e tragedie? Quando avranno gli attributi per andare contro i La Russa di questo paese e dichiararsi convintamente antifascisti? Fino a quel giorno, non prendiamo lezioni dagli esponenti del centrodestra ligure e genovese, soprattutto da chi pochi giorni fa ha stretto la mano al presidente Mattarella, che nel suo discorso ha ribadito con fermezza il carattere antifascista della Costituzione italiana, e poi ha invece dato il proprio benestare alla manifestazione di Casa Pound e dei movimenti di estrema destra. Noi continueremo a pungolarli, anche con dichiarazioni scomode e forti. Smetteremo solo quando prenderanno tutti le distanze dai rigurgiti estremisti e la smetteranno di accusarci di vedere ovunque fascisti immaginari. Anzi, il facente funzione risponda a questa domanda: anche quelli che si sono radunati oggi ai Giardini Caviglia sono “fascisti immaginari”? La destra chieda scusa a Genova, medaglia d’oro alla Resistenza”.
(Foto Stefano Giordano – Facebook)