Parigi (Francia) – Si infittisce il mistero sull’incidente aereo avvenuto sulle Alpi francesi e nel quale hanno perso la vita 144 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio.
Mentre le squadre di soccorso stanno lavorando senza sosta per recuperare i corpi delle vittime, il Bea, l’ufficio di inchiesta e analisi per la sicurezza dell’aviazione civile francese ha escluso che la tragedia sia stata originata da una esplosione o da una depressurizzazione del velivolo.
Secondo i tecnici francesi, infatti, la dislocazione dei resti dell’Airbus A320 non è compatibile con un’esplosione in volo poichè sul luogo del disastro non sono stati trovati frammenti molto grandi come invece avviene nel caso di esplosioni a bordo del veicolo.
Inoltre i testimoni oculari, i residenti della zona montana, hanno confermato che l’aereo è sceso sempre più velocemente e si è schiantato in posizione di volo contro la parete della montagna. Era insomma assolutamente integro al momento dell’impatto.
Anche la dinamica dell’incidente farebbe escludere l’ipotesi di depressurizzazione a bordo dell’aereo, ad esempio, per il cedimento di un portellone o per una falla nella carlinga.
Resta forte, quindi, il mistero su quanto avvenuto anche perchè l’aereo è sceso di quota molto velocemente ma senza che i piloti lanciassero alcun sos o richiesta di aiuto.
Gli esperti che indagano sulla tragedia non escludono alcuna ipotesi, compresa quella di un attentato terroristico o un avvelenamento da gas all’interno dell’aereo.