Catanzaro – Ottenevano fondi europei per l’occupazione di lavoratori appartenenti alle categorie protette e disabili e poi li destinavano a ben altri scopi. Con quest’accusa la Guardia di finanza ha sequestrato beni per cinque milioni di euro nell’ambito di un’indagine su una presunta truffa ai danni dell’Unione Europea.
Coinvolte 19 persone e ben 6 società che, partecipando a bandi europei di finanziamento economico delle imprese, avevano percepito fondi per sostenere l’occupazione di persone disagiate o con handicap fisici o psichici.
I fondi percepiti, però, non sarebbero mai stati destinati all’assunzione di persone indicate nelle cosiddette “fasce protette” e pertanto le aziende avrebbero dovuto restituire il denaro all’Unione Europea.
Ora i finanzieri esamineranno tutti i documenti contabili per ricostruire l’esatto importo che ogni singola azienda dovrà restituire.