Atene – Il Parlamento greco ha approvato, con la maggioranza dei voti, il primo pacchetto di durissime misure imposte ad Atene dai creditori internazionali, in cambio di aiuti pari ad oltre 80 miliardi di euro. A dare il via libera al Piano sono stati soprattutto i partiti dell’opposizione: Neo Demokratia, Pasok (tra gli artefici della catastrofe greca) e To Potami. Ben 34 deputati del partito di governo Syriza hanno votato contro e altri 6 si sono astenuti. Fra i dissidenti, l’ex ministro Varoufakis. Una spaccatura che rende assai confuso il quadro politico greco.
Con 229 voti a favore, 64 contrari e 6 astenuti, il premier Tsipras ha ottenuto, comunque, la maggioranza a sostegno del piano nel quale lui stesso ha dichiarato di non credere, ma che era l’unica alternativa possibile per evitare l’uscita dall’euro o il progetto di una moneta parallela. Adesso sei Parlamenti europei dovranno pronunciarsi sulla richiesta di aiuti per la Grecia, tra cui la Germania. E anche in questo caso il risultato non è affatto scontato.
Fabio Tiraboschi