Asti – Ha confessato davanti ai carabinieri che gli mostravano le immagini della sua auto che passava nella zona dove è stata uccisa Maria Luisa Fassi, la tabaccaia con la passione per la cucina accoltellata mortalmente nel corso di una rapina nel suo negozio di via Volta. Pasqualino Folletto, 46 anni, ha ammesso di aver ucciso la donna dopo aver perso la testa nella tabaccheria da dove è fuggito con un bottino di appena 800 euro.
L’uomo incensurato, sposato e con tre figli avrebbe agito in preda alla disperazione, spinto dalla necessità di soldi “facili” per pagare debiti sempre più grandi e che ormai non riusciva più a frenare.
E’ entrato nella tabaccheria di Maria Luisa Fassi per derubarla e la sua reazione gli ha fatto perdere la testa. Ha estratto un coltello ed ha infierito con una scarica di colpi che ha lasciato la donna morente.
A lui sono arrivati gli inquirenti seguendo la pista delle immagini. L’auto di Folleto era stata ripresa dalle telecamere ma lui aveva negato di essere stato in zona. Una bugia che ha subito richiamato l’attenzione di chi indagava sull’omicidio.
L’uomo è stato convocato e gli sono state mostrate le immagini, inequivocabili. Qualche minuto di domande e Pasqualino Folletto ha ceduto, sopraffatto dal rimorso per il delitto terribile.