Genova – Compravano grossi quantitativi di hashish e marijuana e li rivendevano agli amici e ai ragazzini che frequentano lo stadio, le piazze di Marassi ma anche quelle di Quarto, San Fruttuoso e del Centro Storico.
Sono una ventina i giovani spacciatori individuati e indagati dagli agenti di polizia del commissariato di Sturla al termine di lunghe e attente indagini sul mondo della droga e dei giovani.
La maggior parte dei ragazzi sotto indagine ha tra i 13 e i 17 anni e molti di loro sono legati al mondo della tifoseria organizzata, particolare che fa pensare ad una rete dello spaccio molto più estesa e articolata che deve ancora essere scoperta.
Gli agenti hanno sequestrato un ingente quantitativo di droga che è risultata particolarmente “forte” e con principio attivo contenuto ben cinque volte superiore alla media.
La droga, insomma, era di ottima qualità e certamente ha potuto spingere molti ad una dipendenza.
I ragazzini coinvolti si scambiavano messaggi via sms o parlavano al cellulare come consumati spacciatori. Parole in codice indicavano il tipo di droga, la quantità e persino il tipo di pagamento richiesto.
I giovani che volevano informarsi sull’approvvigionamento dei baby spacciatori faceva delle chiamate o inviava sms e messaggi WhatsApp chiedendo apparentemente informazioni sullo stato di salute dello spacciatore o “come è messo”.
Il baby trafficante rispondeva con una serie di parole in codice e scattava la trattativa.