Ha fatto scalpore, nei giorni scorsi, la scoperta del quotidiano britannico Sun, che ha svelato l’esistenza di più di un milione di contenuti pornografici sul noto social network Instagram. A scoprirli, quasi per caso, il blogger che di tecnologia Jed Ismael, che stava cercando la parola “film” in arabo. È infatti proprio con lunghi hashtag in lingua araba che foto e video venivano messi in rete, eludendo il sistema di sicurezza sui contenuti non appropriati. Una scoperta che apre più di un interrogativo sui sistemi dei social network, fruibili da utenti di tutte le età. Dai vertici di Instagram (acquistato da Mark Zuckerberg nel 2012) si attendono provvedimenti.