Bologna – Il marito di Liliana Bartolini, la donna di 51 anni trovata morta con un profondo taglio alla gola nella sua casa a Miravalle di Molinella, in provincia di Bologna, è stato fermato per omicidio volontario aggravato dal rapporto di coniugio.
Secondo il pm Antonella Scandellari che ha più volte ascoltato la testimonianza del 52enne tassista come persona informata sui fatti, ci sarebbero diverse contraddizioni tanto che l’audizione sarebbe stata interrotta per consentire all’uomo di nominare un avvocato.
Andrea Balboni, questo il nome del marito della vittima, originario della provincia bolognese, ha ricevuto un legale d’ufficio in quanto non avrebbe acconsentito alla nomina. Interrogato dagli inquirenti in presenza del legale, Balboni si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere, a quel punto sarebbe stato portato in carcere.
Prima dell’arrivo del legale, il 52enne ha confermato quanto già detto in casa ossia di essere rientrato dal turno di lavoro intorno all’una di notte e di essere stato aggredito da un uomo mentre apriva la porta del garage. Durante l’aggressione sarebbe stato buttato in terra, sarebbe svenuto ed al suo risveglio avrebbe trovato la moglie morta nel soggiorno di casa, con un profondo taglio alla gola.
A non convincere gli inquirenti è stato il fatto che da una Tac a cui l’uomo è stato sottoposto all’ospedale Maggiore di Bologna, non si sono evidenziati traumi compatibili con la perdita di coscienza prolungata.
Lividi ed escoriazioni presenti sugli avambracci dell’uomo potrebbero essere stati causati proprio dalla moglie stessa in un tentativo di difesa.
La coppia, che sembra avesse spesso violenti litigi, aveva un figlio di 14 anni non in casa al momento dell’omicidio perché in gita scolastica. La donna probabilmente è stata uccisa con un coltello da cucina che non è ancora stato ritrovato.