Dopo il passaggio ai messaggi end-to-end targato Whats App, anche Viber, software per la messaggistica istantanea di proprietà della società giapponese Rakuten, ha deciso di passare all’utilizzo di messaggi criptati per proteggere la privacy dei propri utilizzatori.
Viber conta infatti un bacino d’utenza molto esteso, con più di 700 milioni di utilizzatori in tutto il mondo, e anche per questo motivo è scattata la decisione di rendere protette telefonate e chat con i loro contenuti.
Sarà un linguaggio virtuale a permettere agli utilizzatori di capire se le conversazioni siano protette o soggette ad intrusioni esterne. Un lucchetto di colore rosso segnalerà eventuali violazioni e scarsa sicurezza: l’allarme scatterò infatti non solo in caso di tentativi di intromissione, ma anche se il contatto con cui si interloquisce risulta non verificato.
La verifica del contatto e la conseguente autenticazione dei contatti sarà segnalata da un lucchetto verde, con il lucchetto grigio che stabilirà invece l’effettiva sicurezza delle conversazioni vocali e testuali.