New York – Sta suscitano polemiche da più parti la lettera scritta dal padre di Brock Turner, il 20enne riconosciuto colpevole di aver abusato di una ragazza priva di conoscenza a causa del troppo alcol durante una festa di confraternita a Stanford, nel quale si lamenta dell’eccessiva pena combinata al figlio, costretto a “pagare un prezzo assurdo per 20 minuti di azione su 20 anni di vita”.
Il giovane, campione universitario di nuoto, per il gesto compiuto rischiava fino a 14 anni di reclusione ma l’accusa ne aveva chiesti solo sei. Il giudice ha poi stabilito, la scorsa settimana, una condanna più mite con sei mesi di carcere e tre anni di libertà condizionata, tenendo conto proprio della giovane età dell’imputato.
Molti però hanno ritenuto la pena troppo leggera per il gesto compiuto ma l’indignazione dell’opinione pubblica è cresciuta proprio dopo che la lettera scritta dal padre ed indirizzata al tribunale è stata resa nota, soprattutto perché dimostrava una poca sensibilità nei confronti della vittima dello stupro.