Genova – Si è svolto nella mattinata di ieri, presso la Regione Liguria, alla presenza del commissario straordinario per il Terzo Valico Iolanda Romano, del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dell’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone insieme alle Organizzazioni Sindacali, l’incontro con il Cociv per confrontarsi ulteriormente riguardo l’impiego occupazionale locale dice sul territorio ligure.
L’incontro, in particolare, ha individuato tre obiettivi, da tempo richiesti dai sindacati.
In primo luogo l’impegno da parte di Cociv per l’assunzione di 70 lavoratori edili liguri ripartiti in 30 entro il 31 luglio 2016 e 40 tra ottobre di quest’anno e gennaio 2017 nell’ambito dei lavori del Terzo Valico. Perciò, le Organizzazioni Sindacali si sono rese disponibili all’utilizzo dell’ente bilaterale per la formazione edilizia nell’ottica della riqualificazione dei lavoratori disoccupati. La Regione, da parte sua, ha deciso di impegnarsi a ricercare risorse destinate all’avvio di corsi di formazione.
Il secondo punto dell’incontro riguarda il processo di inserimento occupazionale che andrà a coinvolgere anche le aziende affidatarie dei lavori da parte di Cociv con l’assegnazione di un punteggio rilevante inserito all’interno della gara economicamente più vantaggiosa, favorendo coloro che intendono combattere la disoccupazione sul territorio con iniziative concrete.
Ultimo dei tre argomenti salienti vede l’impegno comune da parte di tutti i soggetti firmatari sul contrasto all’illegalità, contro le infiltrazioni della criminalità organizzata e volto ad una tutela della sicurezza del territorio.
Nell’accordo, inoltre, è stato previsto che anche il presidente della Regione Liguria si impegni a promuovere tale accordo con i presidenti delle regioni Piemonte e Lombardia, coinvolti nel patto per la logistica del Nord-Ovest, per poter generare un protocollo sull’occupazione del Terzo Valico e delle grandi opere strategiche che interessano le tre regioni.
L’accordo arriva dopo le azioni di lotta delle scorse settimane e si pone come risposta concreta alla disoccupazione locale, per gettare le basi e costruire linee guida nell’ambito di analoghe opere con rilevanza nazionale.