Genova – Un incontro a sorpresa quello di ieri, nella casa genovese dell’archistar, tra il premier Matteo Renzi e Renzo Piano. Occasione per parlare del dopo terremoto ma anche per discutere dei dettagli del maxi progetto che potrebbe cambiare il “lato mare” di Genova.
“Da me Renzi voleva dei consigli, una visione, un aiuto per un grande progetto – ha rivelato Renzo Piano – Gli ho detto: ci vuole un cantiere che impegni due generazioni”.
In un’intervista rilasciata per il quotidiano Repubblica, Piano rivela il contenuto delle conversazioni fatte con il premier Renzi: “per i sopravvissuti che hanno perso le case bisogna operare con cantieri leggeri, che non allontanino le persone dai luoghi dove abitavano. Edifici leggeri, vicinissimi, che si potranno smontare e riciclare in seguito”.
Secondo Piano “ovviamente si deve agire subito, con massima urgenza, per mettere a norma antisismica gli edifici pubblici. Ma la stragrande maggioranza sono privati e qui si sa come intervenire: incentivi, sgravi fiscali come già fatto nel campo energetico. Tutti i soldi spesi sono investimenti che generano ricchezza: oltre a salvare le vite umane danno lavoro a tante imprese”.