Roma – L’azienda svedese Spotify, colosso della musica in streaming, ha sempre cercato di limitare il divario tra gli utenti abbonati alla versione Premium (9,99 € al mese per ascoltare musica senza limitazioni e senza pubblicità) ed i fruitori occasionali. Sembrerebbe invece che, a breve, l’accesso alle nuove uscite musicali potrebbe subire delle modifiche da parte della società.E’ stato il Financial Times a dare la notizia che la compagnia avrebbe deciso, in accordo con le major discografiche, di permettere l’ascolto delle nuove uscite (sia dei brani che degli album più importanti e attesi dal pubblico), ai soli utenti paganti.
Gli abbonati ai servizi Premium sono circa 50 milioni, la metà esatta dei fruitori di musica in streaming sulla piattaforma, e avrebbero l’anteprima di tali contenuti per un periodo di tempo non ancora definito.
Le etichette discografiche spingono da tempo alle limitazioni del servizio gratuito, perché meno redditizio degli abbonamenti; e se, fino ad oggi, Spotify è riuscito a garantire una parità di accesso a tutti gli utenti, differenziandosi dalle altre piattaforme di musica in streaming, la situazione potrebbe cambiare in maniera definitiva dopo questi accordi. Al momento, la società non ha rilasciato dichiarazioni in merito, anche se, verosimilmente, la scelta porterebbe a ridurre notevolmente le spese per le licenze, rendosi così più appetibile di fronte agli investitori, in vista della prossima quotazione in borsa, prevista per il 2018.