Genova – Cacciati dal chiosco dove dispensavano consigli pratici e assistenza per le persone che non sanno usare il computer o non lo posseggono per allestire un vero e proprio punto vendita di IREN, la multiservizi compartecipata dal Comune di Genova.
Sfortunati e incolpevoli protagoni dell’incredibile vicenda i soci di Open Genova, associazione senza fini di lucro che si occupa di promuovere l’attività digitale e la diffusione della tecnologia del wi-fi gratuito in città.
I soci di Open Genova che gestivano il servizio di assistenza, prevalentemente rivolto ad anziani, hanno trovato le loro attrezzature accatastate in un angolo del chiosco che gestivano insieme ai vigili urbani ed altre associazioni, nella centralissima piazza Manzoni, proprio di fronte al Municipio.
Allo stupore per l’accaduto si è poi aggiunto quello per la scoperta di quanto era stato allestito “al posto” del centro di supporto: un negozio di IREN che vende apparecchi di sorveglianza, sistemi di tele-rilevamento e gestione della temperatura di riscaldamento e anti fuga di gas.
“Nessuno ci ha avvisato di quanto stava per avvenire – spiegano all’associazione – e nessuno ci ha informato che il CIV di corso Sardegna Bassa, che ha ingestione il chiosco, aveva deciso di affidarlo – legittimamente – ad un altro soggetto. Abbiamo scoperto di essere stati “sfrattati” a cose ormai fatte”.
Uno “sfratto” vero e proprio anche perchè le due attività non sono evidentemente compatibili anche in considerazione del fatto che la clientela che si rivolgeva gratuitamente ad Open Genova e al suo punto di assistenza gratuita, avrebbe potuto “fraintendere” l’offerta di servizi a pagamento.
“Lo scorso anno – scrive l’associazione in una nota diffusa sul loro sito – il CIV Corso Sardegna Bassa, non avendo risorse interne per gestirlo, ha proposto ad Open Genova l’uso del proprio chiosco in piazza Manzoni con l’intento di promuovere iniziative sociali e di pubblica utilità.
Da allora ad oggi Open Genova non si è risparmiata e con grande impegno ed efficacia ha dedicato parte del proprio budget e delle proprie risorse nella gestione e nella promozione del chiosco di piazza Manzoni attivando una best practice nazionale: un punto di Accesso Assistito per i servizi digitali. Il Primo Punto Genova Digitale ispirato ai Punti Roma Facile attivi nella capitale”.
“Le attività di Open Genova su piazza Manzoni – prosegue la nota – hanno consentito la promozione del chiosco con risonanza sui media locali e suscitando, non senza difficoltà, l’interesse da parte dei cittadini contenti per i servizi offerti pro-bono da Open Genova. La scorsa settimana i nostri volontari si sono ritrovati di fronte ad una situazione legittima ma del tutto inaspettata: il chiosco promosso, curato e pulito da Open Genova è stato affittato ad una attività commerciale che ha ritenuto opportuno spostare le attrezzature ed i materiali dell’associazione all’interno ed all’esterno del chiosco interrompendo l’operatività dei nostri sistemi ed attivando autonomamente un nuovo calendario di attività che andava in conflitto con le pianificazioni di sviluppo del Punto Genova Digitale e già promosse anche su volantini e manifesti”.
Una situazione che – su questo Open Genova è inflessibile – crea una incompatibilità della nuova attività commerciale con gli scopi sociali ed educativi sin qui erogati.
“La mancanza di coordinamento – scrive ancora l’associazione – ha comportato danni in termini di spreco di denaro e risorse e demotivazione dei volontari Open Genova ha ritenuto opportuno sospendere immediatamente le attività presso il chiosco di piazza Manzoni e si è messa alla ricerca di alternative più idonee alle finalità sociali dei punti Genova Digitale”.
L’appello è stato “raccolto” dal circolo Alessandro Floris di via Marassi 3 (a fianco dei giardini pubblici di piazza Galileo Ferraris) che ha messo a disposizione i suoi locali per riprendere l’attività di assistenza e divulgazione.
“Il circolo è sempre nel territorio del Municipio Bassa Val Bisagno – spiega Open Genova – e già nel mese di Giugno 2018 riprendono le attività sociali ormai impossibili nel chiosco di piazza Manzoni. Per informazioni è possibile contattare lo 010 8568111”
Sarà quindi possibile prenotare il servizio di assistenza gratuita per leggere e inviare email, per imparare ad usare i social network e i programmi di comunicazione a distanza (skype, messenger, chat) per tenersi in contatto con amici e parenti lontani ma anche per risolvere piccoli problemi di elettronica come l’uso di cellulari e computer o, ancora, avere accesso ai servizi on line di enti e istituzioni anche senza possedere un PC.