Genova – Occhi al cielo, orecchio teso e smartphone pronto a scattare foto e a postare sui Social. Sta per iniziare il primo esperimento di osservazione collettiva del passaggio in migrazione degli stormi attraverso i cieli della Liguria e oltre
Nel tardo inverno, tra febbraio e marzo, e nel tardo autunno, la nostra regione è interessata dal passaggio migratorio delle gru, fenomeno che negli ultimi anni ha registrato un netto incremento di osservazioni, sia come numero di individui sia come segnalazioni complessive. La rotta di migrazione interessa soprattutto la Liguria occidentale, compresa la ZPS Beigua-Turchino, già nota per i flussi migratori dei rapaci diurni.
La Gru (Grus grus) è un trampoliere di grande taglia (cm 115×230 cm di apertura alare), con zampe e collo lunghi, testa e becco piccoli, coda corta. Più grande di un Airone cenerino, possiede un volo maestoso con movimenti lenti e potenti ad ali piatte e con estremità ben distese, dove fasi battute sono alternate a planate, anche lunghe, ad ali distese; il collo e le zampe sono visibilmente protesi. Tranne che durante la nidificazione, quando vive in coppie, è una specie fortemente gregaria.
In volo gli stormi si muovono in formazioni a V o per linee oblique; è altresì un uccello vocifero e l’avvicinamento degli stormi è solitamente accompagnato da frequenti richiami di volo. Gli stormi di gru (di numero variabile) possono essere osservati in volo, sia durante il giorno sia uditi nel corso della notte, essendo migratori attivi nell’arco delle ventiquattro ore.
Per raccogliere più informazioni sugli avvistamenti, ma anche per avvicinare un maggior numero di appassionati alla pratica del birdwatching, l’Ente Parco del Beigua, in collaborazione con gli ornitologi Luca Baghino e Alessandro Ghiggi, lancia la prima sperimentazione di monitoraggio collettivo social della migrazione delle gru attraverso il Beigua, ma anche in altre zone del nord Italia: con la collaborazione dei colleghi francesi, si terranno sotto controllo le fasi di avvicinamento delle gru ai cieli del Beigua e ne verrà data informazione puntuale sui nostri canali social, utilizzando l’hashtag #GruNelBeigua.
A chi vuole collaborare al monitoraggio viene richiesto di segnalare le osservazioni con pochi e semplici dati, da postare sul vostro profilo Facebook o direttamente sulla pagina in tempo reale:
• la data,
• la località (Comune, frazione, ecc.)
• l’orario di osservazione
• una stima nel numero degli individui
• la direzione del volo
• le foto
Gli ornitologi forniscono anche utili indicazioni per il conteggio del numero di individui: nel caso si ottengano buone fotografie a supporto, è suggerito un conteggio di tipo tradizionale dei singoli individui, evitando il ricorso alle funzioni di conteggio automatico degli oggetti fornite da alcuni software per l’elaborazione delle immagini.
Sul sito e sulla pagina Facebook saranno pubblicate alcune foto di esempio, utili a quantificare gli individui che compongono lo stormo e, non appena i colleghi francesi ci avviseranno dei passaggi, inizierà il conto alla rovescia, con informazioni a intervalli sempre più ravvicinati delle segnalazioni sulle direttrici di passaggio, per poter annunciare con qualche ora di anticipo l’arrivo delle gru.
(Foto Baghino)