Cogoleto (Genova) – Piante, serre e capannoni distrutti ed impianti di irrigazione danneggiati: ecco la prima conta delle perdite che hanno subito le aziende agricole nell’incendio sviluppatosi sulle alture di Cogoleto, nel ponente genovese, che si stimano raggiungere i 100mila euro di danni.

Lo rende noto Coldiretti Liguria sul vasto incendio divampato nella notte di lunedì nella provincia di Genova, alimentato dal vento, che ha raggiunto i 100 Km/h, arrivando a lambire l’autostrada A10 tra Varazze e Arenzano e costretto all’evacuazione delle case della zona. Ad innescare il rogo, per il quale i carabinieri della Forestale hanno escluso l’origine dolosa, sembra essere stato un cavo elettrico Enel tranciato nella caduta di un traliccio in località salita Maxetti.

Le aziende agricole rimaste coinvolte hanno registrato gravi danni alle strutture e alle coltivazioni ,causati sia dal fuoco diretto sia dal calore emanato dall’incendio.

Ad essere stato maggiormente colpito è un grande vivaio di Cogoleto che ha perso agavi, pittosphoro, abelia, ortensie e tutte le altre piante ornamentali assieme alle attrezzature, mentre altre gravi perdite si contano per aziende orticole e apistiche, dove si evidenziano la distruzione di una serra, capannoni per attrezzature e perdita di mezzi agricoli.

Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi che hanno colpito il verde della nostra regione, causati dall’effetto dei cambiamenti climatici, che a livello nazionale hanno portato ad un aumento degli incendi del 1700% rispetto allo scorso anno, con danni gravissimi al nostro patrimonio naturale.
Infatti da questo gennaio, in tutta Italia, sono divampati ben 73 incendi con 2343 ettari bruciati, contro gli appena 4 roghi dello stesso periodo del 2018 e 26 ettari devastati, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Effis. L’andamento climatico anomalo di quest’anno conferma purtroppo i cambiamenti in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità.

“L’incendio di Cogoleto – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è stato favorito dal vento e dall’ambiente secco, causati da un inverno anomalo che nel mese di marzo ha fatto registrare, nella nostra regione, temperature massime e minime di circa tre gradi superiori alla media, nella prima decade. Ad aggravare poi la situazione è stata anche la mancanza di precipitazioni con la caduta in provincia di Genova di circa la metà delle precipitazioni nel 2019 rispetto alla media storica. A Cogoleto, oltre alla perdita di 100 ettari di verde che in Liguria rappresentano una risorsa sia economia che ambientale di estrema importanza, purtroppo ingenti danni sono stati quelli alle aziende agricole della zona, che non hanno potuto evitare il divampare dell’incendio spinto dal vento, che in breve tempo ha distrutto tutto quello che ha incontrato sul suo cammino. Come Coldiretti Liguria chiediamo all’Assessore Regionale all’Agricoltura Stefano Mai di attivare le procedure di ricognizione per verificare che esistano i requisiti per dichiarare lo stato di calamità per la zona colpita, per cercare di soccorrere le aziende agricole coinvolte che con il loro lavoro tutelano il territorio. Per cercare di difendere i nostri boschi occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli.”