Albenga (Savona) – Maxi controllo da parte dei Carabinieri che hanno setacciato gli stabili abbandonati e diversi giardini pubblici di Albenga e Ceriale.

I militari del Nucleo Operativo e Radimobile, con il supporto di tre unità cinofile antidroga del Nucleo di Villanova dl’Albenga e del personale delle Stazioni di Albenga e Ceriale, hanno controllato i giardini di piazza Europa, piazza del Popolo, piazza Berlinguer, i giardini di via Vespucci, quelli di viale 8 marzo, di via Brescia e di piazza Paolo VI.

Nel corso dei controlli, gli uomini dell’Arma hanno fermato un marocchino di 27 anni, pregiudicato, ricercato dal 13 settembre scorso per dar atto all’ordine di cattura da parte della magistratura savonese, per una rapina commessa a Finale Ligure nel 2017 ai danni di un venditore ambulante del Bangladesh, picchiato e derubato.

Sull’accaduto avevano indagato i Carabinieri di Finale Ligure che, al termine delle indagini, avevano chiesto l’ordine di cattura nei suoi confronti. Il 27enne deve scontare due anni di reclusione e, dopo le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Imperia.

Le attività hanno portato al controllo di 75 persone. Quelle sospettate sono state identificate, sottoposte a controlli di Polizia e passate sotto il fiuto dei cani antidroga.

Tutte le aree controllate sono state bonificate, soprattutto quelle che costituiscono  l’abituale nascondiglio dello stupefacente.

Nell’ambito dei servizi di monitoraggio delle aree abbandonate, stamattina i Carabinieri hanno effettuato l’ennesimo blitz nel cantiere noto come Area T1 e nelle ex scuole Muragne di Ceriale con il supporto di “Fiamma”, l’elicottero in forza al 15° Nucleo Elicotteri dell’Arma di Villanova d’Albenga.

I militari, sotto la guida del Maresciallo Giovanni Licciardello, si sono mossi all’alba, controllando gli stabili palmo a palmo.

All’interno sono stati sorpresi quattro cittadini stranieri, tutti noti alle forze dell’ordine per la commissione di vari reati, che dormivano su giacigli di fortuna e in mezzo alla sporcizia.

I fermati sono stati accompagnati in caserma per le attività di fotosegnalamento e successivamente portati in Questura per l’avvio dei provvedimenti di espulsione per due dei quattro.

Al termine degli accertamenti, sono stati denunciati per occupazione e invasione di terreni ed edifici.

Due di questi, inoltre, sono stati denunciati per non aver ottemperato a precedenti ordini di espulsione dal territorio nazionale.